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I bimbi di Magnolia riscoprono l'autunno attraverso «un percorso di apprendimento vivo»

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CORIGLIANO-ROSSANO – C’è un momento, nell’infanzia, in cui la natura smette di essere un’illustrazione sui libri e diventa qualcosa che si può sentire sotto i piedi, tenere tra le mani, assaggiare senza filtri. È in quel momento che nasce la conoscenza autentica, quella che lega esperienza e linguaggio, emozione e scoperta. È questa la pedagogia che il Polo dell’Infanzia Magnolia ha scelto di portare avanti con il suo Laboratorio d’Autunno, un percorso lungo settimane che ha trasformato la stagione in un viaggio sensoriale, corporeo, culturale.

È quanto fa sapere la direttrice della Cooperativa Magnolia, la pedagogista Teresa Pia Renzo, ricordando che tutto è cominciato fuori, come dovrebbe essere ogni apprendimento che vuole lasciare tracce durevoli. La prima fase è stata una gita educativa ai Giganti di Cozzo del Pesco, dove i bambini hanno raccolto personalmente foglie secche, pigne, ricci e castagne. Non hanno osservato l’autunno, lo hanno attraversato; non hanno ascoltato descrizioni ma hanno toccato la rugosità del legno, la fragilità delle foglie, la sorpresa del riccio che punge. L’esperienza diretta, immersiva, ha permesso loro di associare ogni elemento alla sua forma, al suo peso, al suo odore, costruendo, così, il vocabolario delle stagioni: non con le definizioni, ma con il corpo.

Rientrati a scuola, la seconda fase del laboratorio ha trasformato ciò che era stato raccolto in un vero percorso sensoriale. Il materiale autunnale è stato suddiviso in vasche dedicate; poi i bambini, scalzi, hanno camminato sui diversi elementi. Hanno scoperto che le foglie secche scricchiolano e si sbriciolano, che la castagna è liscia e dura, che il riccio punge ma insegna a distinguere ciò che va maneggiato con cura. «Questo tipo di attività – spiega la Direttrice del Polo dell’Infanzia – non allena solo il tatto: aiuta il bambino a mettere insieme percezione, linguaggio e emozione. E insegna che la natura non è uguale dappertutto ma che ogni elemento parla con una voce diversa».

La terza fase, poi, è stata dedicata a ciò che l’autunno porta in tavola. Zucca, cachi, melograno, mandarini, arance, castagne: un tavolo colmo di ingredienti veri, non disegnati, non filtrati. I bambini li hanno assaggiati, annusati, manipolati, mescolati. Davanti a una grande tela verticale avvolta nella pellicola trasparente, hanno trasformato ciò che avevano toccato in segni, colori, forme. Hanno dipinto l’autunno come lo avevano vissuto: tridimensionale, imperfetto, pieno di vita.

«Questo lungo laboratorio - aggiunge la pedagogista - non è stato un semplice ciclo di attività, ma un manifesto educativo. Far vivere l’autunno in questo modo significa allenare bambini capaci di osservare, di distinguere, di riconoscere, di dare un nome alle cose non perché qualcuno glielo ha detto, ma perché lo hanno incontrato. È la differenza tra sapere e aver fatto esperienza: ed è qui che si forma la consapevolezza, il linguaggio emotivo, la curiosità».

Magnolia, insomma, ha trasformato una stagione in un percorso di crescita completo, all’aperto, con i sensi, con il gusto, con l’immaginazione. «Ogni foglia raccolta, ogni passo a piedi nudi, ogni alimento assaggiato – conclude Teresa Pia Renzo - è diventato un pezzo di un mosaico educativo che resterà nella memoria corporea dei bambini più a lungo di qualsiasi scheda, esercizio o canzoncina. Perché l’autunno – come l’infanzia – non è un contenuto da spiegare ma una bellissima esperienza da vivere». 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.