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Torna l'esperienza del Treno della Sila con visita ai Giganti

2 minuti di lettura

SPEZZANO SILA - 8, 15 e 26 dicembre sarà possibile vivere l'esperienza del Treno della Sila con visita ai Giganti. L'esperienza prevede la prenotazione poiché i positi sono limitati. L'evento è stato relaizzato in collaborazione con il Fai Giganti della Sila, Ferrovie In Calabria, Ferrovie della Claabria, Il Treno della Sila e Per info consultare https://www.railtour.it/il-treno-storico-a-vapore-della.../

La locomotiva a vapore FCL.353 è stata costruita nel 1925 dalla August Borsig di Berlino. Terza delle 10 locomotive gruppo 350, è l’ultimo esemplare attivo del più potente gruppo di locomotive a vapore ad aver mai circolato sulla rete a scartamento ridotto italiana: i suoi 800 cv di potenza si resero necessari per affrontare le più dure linee della rete delle Ferrovie Calabro Lucane, garantendo l’effettuazione tanto di pesanti treni merci su linee come la Silana, quanto di affollati treni viaggiatori sulle linee afferenti la città di Bari.

Le carrozze utilizzate per il Treno della Sila fanno parte di un lotto di veicoli costruiti a inizio Novecento dalla Carminati &Toselli di Milano. Possiedono ambienti di terza classe, con sedute in legno e finestrini  totalmente apribili, oltre ad avere la caratteristica configurazione “a terrazzino” per gli spazi disalita/discesa. Sono state ricolorate in una gradevole livrea grigio-verde in luogo dell’originario castano-isabella.

Il nostro viaggio parte dalla fermata di Moccone, posta subito oltre il viadotto sul torrente Piccirillo e distante meno di 2 km dal complesso sciistico di Camigliatello. Una volta partito, il treno si immerge subito nella foresta silana affiancando la strada provinciale e seguendone il percorso curvilineo fino a raggiungere, dopo averne lambito il centro abitato, la stazione di Camigliatello Silano, capolinea della ferrovia dal 1931 al 1956, caratterizzata dal fabbricato viaggiatori in classico stile alpino e dall’ampio piazzale dotato anche di rimessa locomotive.

Appena lasciata la stazione, una secca curva a destra ci lancia sul viadotto Camigliati, una delle opere principali della linea, avente andamento curvilineo. Già prima della fine del viadotto, la ferrovia si immerge nuovamente nel bosco, sottopassandolo con una breve galleria e tornando quindi a salire con una pendenza compresa tra il 20 ed il 30 per mille, fino al raggiungimento della fermata di Croce di Magara Borgo, nei pressi dei Giganti di Fallistro.

Lungo il percorso che conduce all’assolata fermata di Sculca, la ferrovia si affaccia sulle ampie vallate dell’altopiano Silano, si intravede il lago di Cecita, e non è raro imbattersi negli animali al pascolo nelle radure che lambiscono i binari.

Grazie alla collaborazione con l’Associazione Turismo e Spettacolo, in questa fermata vengono spesso organizzate rappresentazioni storiche ed in trattenimenti di vario genere, oltre alle degustazioni a base di prodotti tipici locali. Famoso, ad esempio, l’assalto al Treno da parte dei Briganti.

L’andamento della ferrovia è tranquillo fino alla fermata di Righio, punto oltre il quale viene richiesto alla vaporiera un ultimo sforzo per raggiungere la vetta ferroviaria d’Italia: una serie di curve e controcurve alla pendenza pressochè costante del 35‰ conduce a San Nicola-Silvana Mansio, la stazione ferroviaria più alta d’Italia con i suoi 1406 metri s.l.m., dove il treno culmina la sua corsa immerso in una delle più ampie vallate dell’Altopiano. La stazione, dotata anche di piattaforma girevole, è divenuta celebre per la presenza di un punto di ristorazione costruito dentro delle vecchie carrozze in disuso.

Durante tutte stagioni la nostra organizzazione, grazie alla collaborazione dei nostri partner, organizza escursioni nel Parco Nazionale della Sila per la visita dei principali attrattori dell’altopiano tra cui la Riserva Naturale dei Giganti della Sila – evento “Il Treno dei Giganti”.

credit foto: Rizzo Giovanni

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.