Spoke Castrovillari: il Comitato e Laghi annunciano una nuova manifestazione all'Asp
Giovedì 14 novembre un'Assemblea pubblica nella Sala Consiliare di Castrovillari, per informare la popolazione a iniziare dai tanti cittadini che hanno partecipato alla manifestazione dell'11 ottobre
CASTROVILLARI- Non sono state ritenute sufficienti dal Comitato delle Associazioni le risposte e le promesse dell'Asp di Cosenza, per l'ospedale di Castrovillari.
È per questo che Pino Angelastro, Portavoce del Comitato - che comprende AVO, AVIS, Medici Cattolici, AFD, Amici del Cuore e Solidarietà e Partecipazione - ha comunicato che giovedì 14 novembre, presso la Sala Consiliare del Comune, si terrà un'assemblea civica per dare informazioni su quanto già accaduto e sulla nuova mobilitazione in programma sempre sotto la sede dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.
«Vogliamo soluzioni concrete che possano concretamente e rapidamente realizzarsi», conclude Angelastro.
«Non siamo soddisfatti delle risposte dell'Asp di Cosenza per l'ospedale di Castrovillari», affermano anche Paola Montagna ed il consigliere regionale Ferdinando Laghi.
Nei giorni scorsi l'Azienda Sanitaria ha bandito due concorsi per reclutare i nuovi primari dell'Ortopedia e della Medicina ma resta il problema dei tempi di realizzazione, quando cioè verranno completati i concorsi, portando effettivamente in servizio i professionisti. Problema già altre volte riscontrato per lo spoke di Castrovillari.
«Ci siamo resi conto, inoltre, che ci sono stati forniti, come abbiamo avuto modo di verificare "sul campo", continua la dottoressa Paola Montagna - dati sul personale diversi da quelli effettivi. Nel quotidiano, poi, il Comitato raccoglie le istanze di pazienti e cittadini che registrano, purtroppo, risposte sempre più deficitarie, da parte del "Ferrari", rispetto alle esigenze di salute del territorio».
«Ciò che dispiace particolarmente - conclude il Consigliere Laghi anche in qualità di Presidente di una delle associazioni aderenti al Comitato - è la gestione diseguale e a tratti discriminatoria da parte dell'Asp nei confronti delle popolazioni del centro nord della provincia di Cosenza. E questo non può essere accettato in alcun modo».