9 ore fa:Giornata mondiale della pesca, Martilotti chiede «maggior responsabilità agli amministratori regionali e locali»
9 ore fa:Trebisacce, le Piccole Operaie dei Sacri Cuori festeggiano i 130 anni dalla fondazione del proprio Ordine Religioso
13 ore fa:Benessere animale, Madeo di San Demetrio vince il Good Pig Award
12 ore fa:Ecco la cartolina per i 75 anni di fondazione della parrocchia di Sant’Antonio di Corigliano
10 ore fa:Eduscopio 2024 premia i Licei Classici del nord-est: il San Nilo primeggia su tutti
12 ore fa:Nuovi riconoscimenti internazionali per due docenti dell'Unical
8 ore fa:«Il referendum non sia usato per sollecitare campanilismi»
11 ore fa:Al Polo Liceale di Trebisacce ogni studente può far brillare il proprio talento: Inaugurato con successo il “Progetto L.O.M.”
10 ore fa:La norma approvata dal Consiglio Regionale «sferra un colpo mortale alla Centrale del Mercure»
11 ore fa:Nuova Provincia della Sibaritide, per Dima (FdI) la discussione dev'essere «proficua, aperta e senza pregiudizi»

Frane, all’Unical creata la macchina che riesce a prevenirle

1 minuti di lettura

RENDE – Dissesto idrogeologico, frane, difesa del territorio, prevenzione. La convivenza con questi eventi è ormai diventata consuetudine così come quella con le emergenze. Una risposta concreta arriva dall’Unical e precisamente dal Camilab il Laboratorio di Cartografia Ambientale e Modellistica Idrogeologica del Dipartimento Dimes.
È stato creato un vero e proprio “simulatore di frane” che rappresenta un unicum a livello internazionale e che permette grazie alle sue dimensioni, alla qualità dei sensori applicati e alla notevole flessibilità di utilizzo di rendere realistici scenari franosi prevedendone in anticipo le condizioni di innesco.

Il modello, infatti, è stato progettato in modo da conferire al simulatore grande flessibilità e versatilità nell’utilizzo. È attrezzato di sensoristica per la misura delle principali grandezze fisiche che governano i processi di deformazione e di rottura, di un impianto di video registrazione, di laser per la misura degli spostamenti e di dispositivi per la valutazione delle velocità coinvolte. La presenza di due canali indipendenti consente, inoltre, di analizzare anche la fase di propagazione e di prevedere il posizionamento di strutture di impatto per valutare eventuali strategie di mitigazione

«Grazie a questo prototipo siamo in grado di replicare in laboratorio quello che succede nella realtà – dice la professoressa Giovanna Capparelli ideatrice, insieme al prof Versace, della “macchina” – Analizzando i diversi tipi di terreno e simulando le piogge riusciamo a riprodurre casi reali e ad individuare le condizioni predisponenti gli eventi franosi».

Il “simulatore di frane” dà la possibilità al team dei ricercatori del Camilab di studiare condizioni estreme di pioggia e situazioni stratigrafiche anche molto complesse arrivando persino a raggiungere un’inclinazione di 50 gradi.  Sono stati analizzati grandi campioni di terreno prelevati a Sarno, teatro in passato di una devastante colata di fango, e oggi il Camilab presta la sua collaborazione alla task force ministeriale che si sta occupando degli smottamenti che hanno distrutto parte di Casamicciola sull’isola di Ischia.

Gli studi svolti sulle frane, le attività sviluppate grazie a questo simulatore hanno consentito al Camilab il riconoscimento di “World Centre of Excellence on Landslide Risk Reduction 2023-2026”, nell’ambito dell’International Consortium on Landslides, supportato da importanti organismi quali l'UNESCO, UNISDR, WMO, FAO, IUGS.

Il know-how del Camilab è a disposizione sia di enti pubblici che di attività industriali impegnate nella previsione e prevenzione del rischio frana e di programmi di alta formazione come il master di “Analisi Multirischio e Pianificazione di Protezione Civile” di cui è stato pubblicato il bando per il 2025. 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.