11 ore fa:“Una culla, una speranza”: il Kiwanis Club Corigliano Rossano Ippodamo da Mileto al fianco dei bambini del mondo
13 ore fa:Nasce il Premio Clementina: premiati Antonio Fuoco e Ferruccio Cerasaro
11 ore fa:I liberali di Corigliano-Rossano provano a riorganizzarsi per farsi trovare pronti: nasce Convivium
14 ore fa:Co-Ro, domani la presentazione del libro di Alessandra Mazzei: "La stanza, la ghianda e la felicità"
12 ore fa:Quando il Natale spegne i telefoni e accende i cuori: a Co-Ro un abbraccio tra generazioni
13 ore fa:Corigliano Calcio fermato sull’1-1 dall’Academy Montalto: pari beffardo nel finale
14 ore fa: Avvocatura comunale di Co-Ro sotto accusa, interrogazione di Fratelli d’Italia
15 ore fa:Sanità, Campana: «Bloccare il trasferimento del punto nascite è da irresponsabili»
10 minuti fa:Laino Borgo porta il fagiolo poverello bianco e l'Aglio bianco alla "Sol and the city Sud"
15 ore fa:Tutto pronto per la terza edizione del Cariati Christmas Village

Coldiretti Calabria, raggiunto accordo sull'obbligo di etichettatura trasparente

1 minuti di lettura

CATANZARO - La Commissione ambiente del Parlamento Europeo ha detto si all'obbligo di indicare la provenienza della frutta utilizzata in succhi e marmellate, oltre che per il miele per il quale vengono rese ancora più trasparenti le etichette con l'indicazione delle percentuali dei mieli provenienti dai diversi Paesi nelle miscele. 

«Questa  svolta in atto sulla frutta  - ricorda Coldiretti Calabria - completa un percorso iniziato nel 2000 con l'obbligo di indicare la provenienza della carne bovina consumata che si è esteso grazie alla battaglia della Coldiretti  in Europa e in Italia, dal latte alla passata di pomodoro, dai formaggi ai salumi, dal riso e pasta fino a decorrere dal 1 gennaio 2025 alla frutta e verdura in busta, noci, mandorle, nocciole ed altri frutti sgusciati, agrumi secchi, fichi secchi e uva secca, funghi non coltivati e zafferano. Questo – commenta Coldiretti  - è un ulteriore  passo importante fortemente sollecitato dalla Coldiretti impegnata da danni nel percorso di trasparenza dell'informazione ai consumatori sull'origine degli alimenti portati a tavola, a tutela della libertà di scelta. Un obiettivo importante sul piano della salute, dell'economia, dell'occupazione e dell'ambiente che tutela le  piante di frutta fresca che negli ultimi quindici anni sono in diminuzione con la scomparsa che riguarda tutte le principali produzioni,  dalle mele alle pere, dalle pesche alle albicocche, dall'uva da tavola alle ciliegie, dalle arance alle clementine secondo l'analisi della Coldiretti su dati Istat. Un trend pericoloso favorito anche – precisa la Coldiretti - dalle importazioni di prodotti low cost di frutta da destinare alla trasformazione industriale in succhi e marmellate dall'estero dove spesso non vengono rispettati gli stessi criteri in termini di rispetto dell'ambiente, del lavoro e della sicurezza alimentare, secondo il principio di reciprocità».

«Per quanto riguarda la decisione di  una più completa etichettatura del miele – sottolinea il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – questo rafforza e rende più appetibile  il recente bando del Dipartimento Agricoltura per l'annualità  2024, che prevede risorse per € 1.343.388,  per sostenere la tutela e lo sviluppo dell'apicoltura e riservato a apicoltori e imprenditori apistici calabresi.  Questo delle api  conclude – è un settore essenziale per la biodiversità animale e vegetale con una presenza imprenditoriale in crescita da parte dei giovani».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.