Montegiordano festeggia i suoi 374 anni
In occasione di questa ricorrenza, si è tenuta una tavola rotonda per discutere delle origini, delle radici, dei culti e delle tradizioni della comunità montegiordanese
MONTEGIORDANO - Il paese dei centenari e dei murales, ha festeggiato i suoi 374 anni dalla nascita. La neo “Associazione Feste civili Montegiordano”, il 10 maggio, in occasione della ricorrenza della fondazione di Montegiordano, ha organizzato una tavola rotonda per discutere delle origini, delle radici, dei culti e delle tradizioni della comunità montegiordanese; parlare del passato per vivere il presente con uno sguardo rivolto al futuro.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Rocco Introcaso, del parroco Padre Giuseppe Cascardi e il messaggio del giornalista Riccardo Liguori, che se pur non presente ha voluto manifestare il suo apprezzamento per l’iniziativa della neo associazione e far giungere i suoi auguri a tutta Montegiordano, la parola è passata ai tre relatori della serata.
Ad aprire i lavori, moderati da Antonio Cappuccio, socio onorario dell’associazione, è stato il direttore Carmelo Mundo che ha disquisito sulle origini di Montegiordano, dai suoi primi insediamenti nel 1645 e la successiva fondazione nel 1649 ad opera del marchese Alessandro Pignone del Carretto. Il direttore si è soffermando maggiormente sulla lettura di alcune “Capitolazioni”, atto fondante della nuova comunità che regolava i rapporti tra il Feudatario e i suoi vassalli, firmante dal marchese proprio il 10 maggio del 1649.
Teresa Carla Loprete si è soffermata a illustrare la storia della Chiesa Matrice distrutta, mostrando al pubblico quello che era l’impianto della chiesa, molto simile a quella di Alessandria del Carretto, e tutto ciò che è stato recuperato dopo la distruzione, a partire dal portale della chiesa, al monumento dei caduti della prima guerra mondiale, alle statue dei Santi, che si trovano ora presso la Chiesa dell’Immacolata. La dottoressa ha poi parlato di alcuni libri, di cui uno in pergamena, che costituiscono la storia di Montegiordano: il registro dei nati dal 1734 al 1897; il registro dei matrimoni dal 1833 al 1897 e il libro dei morti.
Ma la storia di un paese non si fonda solo sulle documentazioni scientifiche, ma anche sugli usi e i costumi che vengono tramandate di generazione in generazione. Questo è stato il fil rouge dell’intervento del professore Francescoantonio Franco che ha allietato l’uditorio di storie raccolte tra la gente, le radici di un popolo agricolo- rurale, le tradizioni che si sono tramandate fino ai nostri giorni, che costituiscono la memoria storica e culturale costruita nel tempo, strappando anche qualche risata con la lettura di alcuni detti e proverbi.
A chiusura della tavola rotonda il direttore Mundo ha lanciato al Sindaco Introcaso l’idea di istituire una borda di studio per approfondire la storia di Montegiordano; idea sposata appieno anche dall’Associazione Feste civili Montegiordano.
Come ogni festa di compleanno che si rispetti, la serata si è conclusa con il taglio della torta da parte del primo cittadino di Montegiordano e un ricco buffè offerto dall’Associazione. Numerosa è stata la partecipazione della popolazione nonostante le avverse condizioni meteorologiche.
(articolo di Elisa Lucia Franco)