“Dio salvi le api”, testimonial per la Calabria il maestro orafo Michele Affidato
Domani, 20 maggio, è la giornata mondiale delle api. Parte una mobilitazione social dei giovani di Coldiretti per richiamare all'attenzione dei cittadini la loro importanza per la sicurezza alimentare
COSENZA - Luci e ombre con zone in cui la produzione che è calata a causa e per effetto dell'andamento climatico anomalo che soprattutto in alcune zone, ha ridotto le fioriture e stressato le api. Questo ha lasciato spazio alle importazioni dall'estero che, in Italia, nel 2022 sono cresciute del +12% per un quantitativo di oltre 26,5 milioni di chili, provenienti anche da Paesi che non sempre brillano per trasparenza e sicurezza alimentare e che secondo il Centro Comune di Ricerca (Ccr) della Commissione europea fra i campioni di miele importati nella UE fra il 2021 e il 2022, quasi 1 su 2 (46%) è sospettato di adulterazione.
Uno scenario preoccupante nei confronti del quale è possibile difendersi con l'acquisto di miele italiano che è riconoscibile dalle indicazioni in etichetta, fortemente voluta dalla Coldiretti. Per questo i giovani della Coldiretti si sono mobilitati da Nord a Sud della Penisola con la campagna "God save the bees - Meno api meno futuro" a sostegno del #mieleitaliano. In Calabria, il testimonial dell'iniziativa è il maestro orafo Michele Affidato.
In Calabria, il calo della produzione di miele si aggira intorno al 30%. Lo rende noto Coldiretti Calabria nella Giornata mondiale delle api che si festeggia il 20 maggio, per richiamare all'attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l'importanza delle api per la sicurezza alimentare, la sussistenza di centinaia di milioni di persone e per il funzionamento degli ecosistemi, la conservazione degli habitat e della biodiversità. Prezioso non solo per miele, pappa reale, propoli eccetera, ma anche per l'azione impollinatrice che effettua nei suoi voli contribuendo al buon mantenimento di colture, ad esempio, come l'erba medica e il trifoglio, fondamentali per i prati destinati agli animali da allevamento.
Nella nostra regione a fine 2022 - riferisce Coldiretti ci sono 1747 aziende apistiche con un costante aumento dei giovani che si dedicano a questa speciale attività di + 9% negli ultimi 5 anni. Gli alveari sono 118.465 e gli sciami 12.103. Dati e numeri in incremento nel tempo in parallelo con gli alveari dedicati al biologico. Sono circa 3.500.000 i Kg di miele che si produce, che genera un valore alla produzione di oltre 15 milioni di €.
In media una singola ape – precisa la Coldiretti – visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. Sostenere l'apicoltura locale attraverso gli acquisti di prossimità significa premiare le buone pratiche di produzione e dare una mano sia all'ambiente sia all'economia calabrese. La Coldiretti ricorda che due località calabresi possono fregiarsi del marchio di "Città del Miele: San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria e nella provincia di Catanzaro, Amaroni.
In questi luoghi, ma anche in molti altri nella regione, l'esperienza e la passione degli apicoltori hanno tratto, dalla indubbia e varia ricchezza e qualità ambientale dei territori, il valore d'origine e il segno distintivo della tipicità di un prodotto eccellente. Nella rete di Campagna Amica numerosi sono i produttori dell'eccellente miele calabrese.