I sindaci della Rete Recovery Sud chiedono di poter essere ricevuti al Quirinale da Mattarella
Obiettivo: promuovere un'azione congiunta per il superamento degli storici divari tra Nord e Sud, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni
CARIATI – «Fatta salva forse solo la qualità dell'aria e della biodiversità, nelle regioni meridionali non c'è un indicatore che possa essere considerato normale ed in linea con quelli puntualmente registrati nel Nord del Paese. Una fotografia che resta la sconfitta più imperdonabile della Costituzione Repubblicana, delle Istituzioni e della Politica. Ecco perché serve ancorare tutta la classe politica nazionale, di maggioranza e di opposizione a questa emergenza che resta di unità nazionale ed ecco perché insistere, almeno in questa fase, sull'autonomia differenziata, non farà altro che acuire tutti i gap che fanno dell'Italia attuale uno Stato innegabilmente a pezzi».
È quanto scrive la Sindaca Filomena Greco in una lettera trasmessa nella giornata di ieri al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, unitamente ad altri 55 colleghi della Rete Recovery Sud, chiedendo insieme a loro di poter essere ricevuti al Quirinale.
«Ringraziando il Capo dello Stato per aver fatto riferimento, nel suo discorso di fine anno, alla Costituzione e alle ingiustizie determinate dalle differenze tra i diversi territori del nostro Paese, il Primo Cittadino coglie l'occasione per ribadire che la riduzione di tutte quelle pesantissime differenze regionali che rappresentano l'unico e più intollerabile gap di sviluppo interno ad uno stesso Paese dell'Unione Europea dovrebbe essere – scandisce – la priorità al centro dell'agenda politico-istituzionale del Parlamento e del Governo».
«Per queste ragioni – scrive la Sindaca a Mattarella – chiediamo ancora una volta di voler farsi interprete e garante non certo delle lagnanze di un'area del Paese che dal 1861 continua a non essere destinataria di quegli interventi finalizzati a garantire eguali opportunità e condizioni di partenza e concorrenza quanto delle esigenze basilari di unificazione sostanziale di una Nazione che, in termini di piena fruizione dei diritti fondamentali, resta profondamente disunita».
«Per la prima volta nella storia d'Italia – aggiunge – la Rete Recovery Sud sta riunendo amministratori del Mezzogiorno decisi a promuovere un'azione congiunta per il superamento degli storici divari, affermando il valore della coesione nazionale e proponendo soluzioni a partire da un confronto fondato su un'analisi più puntuale dei bisogni dei nostri territori. Non siamo e non potremmo essere – sottolinea – pregiudizialmente contrari ad un principio costituzionale come quello dell'autonomia differenziata, così come affrontato nei giorni scorsi nella nostra regione, anche nel confronto tra il ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie, Roberto Calderoli con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto».
«Molto più semplicemente – conclude la Greco – riteniamo che non sia quella attuale la fase di fisiologica attuazione di quella previsione costituzionale, in assenza delle condizioni stesse di sostenibilità socio-economica di quella prospettiva che ha invece senso e diventa anzi opportuna e strategica nel momento in cui a tutte le regioni dello stesso Stato vengano garantiti gli stessi diritti fondamentali: dalla mobilità alla salute, dalla libertà economica alla giustizia, dall'acqua alla formazione».