«L’Asp di Cosenza punta a valorizzare il patrimonio immobiliare e ridurre le spese»
È la risposta dell’Ente alla Corte dei Conti: «Un’ottimale gestione del patrimonio è la chiave per consentire, il miglior servizio sanitario sul territorio e alla sua comunità»
COSENZA - «Si rende noto che il contenimento della spesa pubblica da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza è da sempre l’obiettivo principale cui è indirizzata l’attività dell’Ente, e ancor più dall’incardinamento dell’attuale Commissario Straordinario. In particolare, una delle voci di costo che incide sul bilancio dell’Azienda Sanitaria, soprattutto in ragione dell’ingente patrimonio immobiliare di proprietà e in uso presso la stessa e che questa è costantemente chiamata a gestire, è rappresentata dai contratti di locazione passiva, ossia quelli aventi l’amministrazione stessa quale conduttrice delle proprietà di privati».
Inizia così la nota stampa dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, che continua: «È noto, infatti, come il territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale sia tra i più estesi d’Italia, e comprenda 150 comuni distribuiti in 6.709,75 Kmq, pari al 44% di tutto il territorio regionale, quindi con una articolazione di funzioni e attività che richiede una considerevole rete di immobili utilizzati per fini istituzionali. Le attività di riordino del settore delle locazioni passive stipulate dall’Asp, allo scopo di ridurre la spesa pubblica connessa alle stesse, si inserisce quindi nel più articolato percorso orientato alla valorizzazione, alla razionalizzazione e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare dell’Azienda Sanitaria, muovendo proprio dall’approfondita ricognizione del patrimonio stesso, e dell’effettiva mappatura dei servizi e delle strutture amministrative gestiti negli immobili che lo compongono, nella maggior parte dei casi proprio attraverso contratti di locazione».
«Nell’ultimo biennio, anche a superamento del difficilissimo periodo segnato dalla crisi pandemica da Covid, sono stati dedicati un Gruppo di Lavoro e una Commissione Permanente, composti da personale amministrativo interno e multidisciplinare, alla profonda analisi-inventario della corposa documentazione e delle informazioni disponibili su ogni bene immobile nella disponibilità dell’Azienda Sanitaria Provinciale, con lo scopo di giungere a una razionalizzazione di tutti i contratti stipulati, non solo dall’Asp di Cosenza, ma anche da tutte le precedenti Aziende Sanitarie Territoriali oggi nella stessa confluite».
«Inoltre, detta attività di ricognizione ha riguardato pure i contratti di locazione attiva, ossia la concessione in godimento a terzi di immobili non strumentali dell’Azienda Sanitaria, e ciò quale azione propedeutica alla razionalizzazione anche di tale categoria contrattuale, al fine di massimizzare le entrate da fitti attivi e, con esse, i servizi fornibili ai cittadini utenti. L’aspirazione ultima della richiamata analisi e valutazione del patrimonio immobiliare è quella di addivenire – per quanto attiene al peculiare contesto delle locazioni passive – alla ottimale gestione e concentrazione dei servizi sanitari resi da tutte le articolazioni dell’Asp, nonché a un serio efficientamento dell’organizzazione amministrativa, anche attraverso il miglior approntamento degli Uffici e delle sedi, anche distrettuali, dell’Ente pubblico».
«Ad oggi, oltre cento recessi negoziali, per altrettanti contratti pubblici di locazione passiva, sono stati comunicati dall’Asp di Cosenza ai proprietari privati, al fine di ripristinare la regolarità amministrativa e la razionalità nell’uso degli immobili a fini istituzionali; e a valle di ciò, attualmente si sta dando concretezza agli interventi di valorizzazione del patrimonio, attraverso la ricontrattazione delle condizioni e canoni di locazione, o la dismissione dei relativi locali, nonché la ricerca di disponibilità di immobili, tanto da Enti pubblici, tanto da privati, ove riallocare i servizi e/o uffici amministrativi aziendali, con il proposito di ottenere condizioni migliorative rispetto alle precedenti».
«Risultano, infatti, indubbie le ricadute in termini di efficienza e funzionalità del servizio sanitario all’utenza, e anche in punto di concreta e ingente riduzione della spesa pubblica dovuta ai costi delle locazioni assunte dall’Azienda Sanitaria e delle spese di gestione immobiliare, anche quanto ai costi di manutenzione del patrimonio stesso. Peraltro, da ultimo, si evidenza che l’attenzione alla corretta ed efficiente gestione delle locazioni passive stipulate dalle Aziende Sanitarie è divenuta, tra il 2021 e il 2022, un peculiare obiettivo di indagine da parte della Corte dei conti, che a tappeto sta svolgendo indagini presso gli enti sanitari della Regione Calabria, proprio per monitorare la corretta gestione della spesa pubblica».
«La risposta della Asp di Cosenza alla Corte dei conti è stata quindi puntuale, trasparente e concreta, soprattutto ha permesso di mettere a parte la giurisdizione contabile delle profuse e articolate attività poste in essere: ogni giorno trova, infatti, conferma la convinzione che il progetto di un’ottimale gestione del patrimonio dell’Azienda Sanitaria pubblica sia la chiave per consentire, di conseguenza, il miglior servizio sanitario sul territorio e alla sua comunità».