Vicenda via Cerasaro, Stop Animal Crimes Italia depositerà una querela nei confronti del sindaco di Co-Ro
Una denuncia «per le gravissime dichiarazioni rese alla stampa, in cui accusa il Movimento di sensazionalismo, incompetenza e lontananza dalla difesa degli animali»
ROMA – Stop Animal Crimes Italia depositerà nei prossimi giorni una querela nei confronti del Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi «per le gravissime dichiarazioni rese alla stampa, in cui - nel solito stile di doversi difendere ad ogni costo - accusa il Movimento di sensazionalismo, incompetenza e lontananza dalla difesa degli animali».
«A noi – scrivono - non interessano le faide politiche che stanno montando sul caso di barbonismo che è stato sollevato non da “programmazione e lavoro quotidiano” (come dichiara il Sindaco) ma dal coraggio e pragmatismo di alcuni volontari dell’Associazione che sono stati capaci di fare attivare quei controlli di cui si parla ma mai posti in essere con concretezza da parte del Comune, prelevando gli animali e chiedendo al Comune di prendersi cura del proprietario e attivare lo sgombero e bonifica dell’appartamento di cui il Sindaco non fa menzione affatto».
«Per altro, - aggiungono - ci chiediamo se chi di competenza stia curando i cani sotto il profilo rieducativo, considerando che - proprio nel solo interesse del benessere animale - i cani erano palesemente compromessi sotto il profilo etologico oltre che costretti a vivere in un tugurio costantemente; abbiamo contattato l’ufficio ambiente che però non sapeva se un educatore stia intervenendo o meno presso il canile, essendo il nostro obiettivo il loro recupero e un’adozione futura. Se aver attivato le Autorità per sollevare il caso, liberando i cani e sollecitando il Comune a prendersi cura di un loro cittadino e bonificare una discarica chiusa significa sensazionalismo e incompetenza, come dobbiamo chiamare il comportamento del Comune e le parole offensive rivolte al volontariato che ancora una volta si espone laddove la Pubblica Amministrazione latita? Lo lasceremo stabilire all’Autorità Giudiziaria».
«Il Movimento infatti – proseguono - depositerà altresì esposto alla Procura della Repubblica competente la situazione chiedendo al Magistrato di intervenire per garantire la bonifica dell’appartamento e eventuali condotte omissive, dispiaciuti di essere stati ignorati da due anni circa le numerose proposte che abbiamo rivolto al Comune sul contrasto al randagismo, rispetto cui MAI nessuno ci ha fatto sapere nulla. Il dovere costituzionale della Pubblica Amministrazione è l’imparzialità oltre che l’efficienza e prendiamo atto in realtà di un Comune che si è spesso schierato non con chi da sempre manifesta la determinazione di azioni contro il randagismo ma con quell’animalismo (per così dire) che violerebbe le norme sistematicamente in tema di randagismo, allestendo rifugi abusivi e prelevando randagi fuori dalle regole».
«Stop Animal Crimes Italia è un ente di denuncia e anche questa volta ha adottato il solo schema efficace per sollevare l’ennesimo caso di inadempienze e tutto ciò al solo scopo di liberare gli animali da quello stato drammatico vittime delle stesse inadempienze altrui. Una nota il Movimento rivolge altresì a alcuni “volontari animalisti” locali che, ignorando evidentemente i fatti, hanno pubblicato commenti di disapprovazione dell’attività svolta, segno anche questo che le connivenze locali spesso sono il male peggiore. Ad ogni buon conto, il Movimento nella persona del presidente nazionale Antonio Colonna, prende le distanze da ogni commento pubblicato e oggetto di scontri tra “volontari” ribadendo che la sole voce ufficiale del Movimento stesso è da individuare nelle note ufficiali di questa pagina e note stampa e che ogni commento offensivo proferito da soci e simpatizzanti sarà condannato e denunciato alla stessa stregua di quelli di coloro che non ne fanno parte» concludono.