Si è concluso l'incontro tra l'ambasciatore del Messico e Confindustria Cosenza
Il meeting volto a consolidare gli scambi economici tra imprese messicane e calabresi, si è tenuto presso la sede degli industriali cosentini, presenti anche le maggiori cariche istituzionali della Regione
COSENZA - Gli scambi economici e commerciali tra il Messico e la Calabria producono un volume di affari pari a circa cinque milioni di euro, in particolare nei settori dell'agroalimentare e dell'impiantistica meccanica. Potenziare le relazioni tra le due aree territoriali è stato il senso dell'incontro che si è svolto nella sede di Confindustria Cosenza tra gli industriali della vasta provincia e l'ambasciatore del Messico in Italia Carlos Garcia de Alba, impegnato in questi giorni in Calabria in incontri istituzionali, organizzati insieme al console onorario designato, l'imprenditore Vincenzo Rota, che ha parlato della necessità di "tessere trame per lo sviluppo".
A fare gli onori di casa il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli insieme ai presidenti Aldo Ferrara di Unindustria Calabria, Giovan Battista Perciaccante di Ance Calabria e Cosenza, il direttore Rosario Branda e una rappresentanza degli imprenditori locali dei diversi settori produttivi. All'incontro sono intervenuti anche l'Assessore regionale al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo Fausto Orsomarso che comunicato l'azione portata avanti dalla Regione sul fronte degli scambi commerciali e l'Assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo.
Il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli ha sottolineato l'importanza dell'incontro per l'economia dei territori. "Abbiamo necessità di organizzarci in maniera efficace e la regione deve sapersi rappresentare come capace di favorire nuovi investimenti e di trovare nuovi mercati per le proprie produzioni. In un momento così incerto per l'economia, creare nuove alleanze significa guardare al futuro con speranza".
«Ci stiamo spendendo molto – ha aggiunto il presidente Ferrara - per la creazione di diplomazie economiche affinché la quota di internazionalizzazione aumenti in maniera considerevole. Grazie alla presenza di 14 Zes in Calabria, dove insistono agevolazioni importanti, dobbiamo lavorare per realizzare l'attrazione di investimenti».
«Il Messico – ha dichiarato l'ambasciatore Carlos Garcia de Alba – ha in atto considerevoli investimenti in Italia, dove siamo presenti in settori economici rilevanti. Il nostro apporto in Italia è più forte di quello che in realtà si conosce: basti pensare che il nostro paese è il primo produttore mondiale di argento e tra i maggiori di oro, oltre che di altri minerali, e funzionano bene le esportazioni del settore computer e prodotti di elettronica, così come quello dei prodotti chimici. Ma – ha concluso Garcia de Alba – vogliamo elevare anche il rapporto politico attraverso la risorsa della diplomazia pubblica per una maggiore visibilità in Italia».
Il diplomatico messicano, a margine dell'incontro ha avuto un breve scambio di saluti al telefono con il presidente della Regione, onorevole Roberto Occhiuto, impegnato a Roma a seguito della crisi di Governo. L'ambasciatore García de Alba ha, tra le altre cose, manifestato la volontà di organizzare nel 2023, tra Catanzaro e Cosenza, diversi eventi per la promozione della cultura messicana: una mostra d'arte chicana (messico-americana); un ciclo di proiezioni cinematografiche e degustazioni di piatti tipici della cultura latina, a riprova della comunanza tra i due popoli, convinto che le relazioni non debbano essere sempre solo di ordine commerciale.
Nel prossimo anno sarà aperto in Calabria, quasi certamente a Cosenza, un Consolato onorario del Messico, che andrà ad aggiungersi alla rete di sedi diplomatiche presenti in Italia. Un primo avvio a quelle che potranno diventare relazioni stabili e durature nel tempo tra l'Italia, in particolare la Calabria, e il Messico. Due realtà che secondo l'ambasciatore: «Hanno in comune la volontà di crescere e svilupparsi, in un passaggio significativo dall'essere stati territori basati su un'economia agricola a luoghi con una presenza industriale di tutto rispetto».
(fonte comunicato stampa)