Paolo D'Errico è il nuovo presidente dell'Ente Bilaterale Artigianato Calabria
Tra le priorità del nuovo direttivo il rilancio delle prestazioni di sostegno al reddito per lavoratori e imprese artigiane calabresi, e la questione legata al "decreto Ucraina" (l'estensione della cassa integrazione finanziata con appositi fondi anche per le imprese artigiane)
CATANZARO - Passaggio di testimone all'Ebac Calabria. L'Ente Bilaterale Artigianato, costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani e Cgil, Cisl, Uil, ha rinnovato i suoi vertici. Giovanni Aricò ha lasciato così la presidenza nelle mani di Paolo D'Errico, esponente di spicco della Cna regionale, già Presidente di Cna Catanzaro. La vice presidenza, che fino ad ora è stata affidata a Michele Gigliotti, va, invece, a Luigi Veraldi.
Un'assemblea importante, quella che si è tenuta a Catanzaro, utile non solo a rinnovare le cariche ma anche a fare il punto sul futuro programmatico. A partire, dal sollecito al Governo nazionale in merito alle risorse ancora non pervenute e relative alla cassa integrazione Covid per i mesi di novembre e dicembre 2021.
Un problema, quello del ritardo dei fondi stanziati dal Governo nazionale, che sta esasperando imprese e lavoratori ormai da mesi senza sostegno, ha detto la Presidenza uscente per la quale, nonostante tutte le azioni di sollecito messe in campo fino ad oggi, non sembra esserci risoluzione nell'immediato.
Molte le proposte messe in campo per sostenere il comparto dell'artigianato, dai nuovi strumenti telematici più snelli, per richiedere le prestazioni di natura regionale, agli ammortizzatori sociali ordinari che il Fondo Fsba per il tramite di Ebaac Calabria, per il 2022 ha già iniziato a liquidare.
Il neo presidente eletto Paolo D'Errico nel suo intervento di saluto, ha inserito tra le priorità del nuovo direttivo, oltre al rilancio delle prestazioni di sostegno al reddito per i lavoratori e le imprese artigiane calabresi, l'impellente necessità di sollecitare per il tramite della parti sociali nazionali il governo sulla questione legata al cosiddetto "decreto Ucraina", ovvero l'estensione della cassa integrazione finanziata con appositi fondi anche per le imprese artigiane, che altrimenti dopo l'esaurimento delle 13 settimane di assegno ordinario riconosciuto da Fsba, si troverebbero nuovamente a fronteggiare un'emergenza e crisi produttiva senza ammortizzatori.
Anche Luigi Veraldi ha espresso l'esigenza di riportare Ebac ai tavoli istituzionali della Regione Calabria. Primo tra tutti l'impegno dell'O.R.A.C. il nuovo osservatorio dell'artigianato costituito da poche settimane in Regione, al quale partecipano i rappresentanti delle associazioni datoriali artigiane e tutte le parti sociali tramite l'Ebac. Un osservatorio particolarmente importante e delicato, lo ha definito Veraldi, in quanto sulle sue indagini e relativi studi, la Regione dovrà basare le scelte di intervento anche di politiche attive e passive del lavoro.