Corigliano-Rossano, Martilotti chiede un cambio di passo per tutelare la fascia costiera
Ecco l’appello del presidente del Comitato Pescatori Calabria: «Valorizzare la “consulta del mare” e il “distretto ittico”»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Da più tempo stiamo denunciando che anche noi del settore pesca abbiamo responsabilità per esercitare, spesso, uno sforzo di pesca eccessivo per l’ambiente marino. Certo abbiamo le nostre responsabilità. E considerato che siamo alla fine della programmazione UE 2014/2020 e all’inizio di quella successiva, una domanda sorge spontanea: ma gli strumenti dell’Unione europea, con le importanti risorse a disposizione della Regione sono state utilizzate dal Comune di Corigliano-Rossano?».
È quanto dichiara Salvatore Martilotti, presidente del Comitato Pescatori Calabria, che così continua: «Apprezzamenti certamente vanno a quei sindaci virtuosi che hanno ottimizzato gli strumenti UE gestiti dalla Regione per mettere in sicurezza la fascia costiera. Così come un plauso sincero per la denuncia fatta dal sindaco nel cui territorio si sta realizzando la “Stazione zoologica” con la disponibilità di importanti risorse che dovrebbero essere intorno ai dieci milioni di euro».
«Azione premiale – continua - anche per aver coinvolto l’Università Federico II di Napoli per via anche della “sacralità dell’isola di Monte Sardo” più conosciuta come la secca di Amendolara che fra le varie delizie marine primeggia l’aragosta. Bene la denuncia per pescherecci a strascico in attività in zone vietate. Tuttavia, osservando la foto della denuncia, abbiamo l’impressione che il motopeschereccio sia in navigazione e non in assetto di pesca. Forse è la foto sbagliata? O forse è stata una birichinata? Tuttavia, condividiamo l’impegno per il rispetto dell'ambiente marino e, in particolare, la salvaguardia della fascia costiera che per noi, da tanti anni, è considerata come l’estensione del territorio prima del mare vero e proprio».
«Ambiente marino fragile, - spiega Martilotti - devastato negli ultimi decenni per l’eccessiva urbanizzazione della costa, per l’eccessivo inquinamento costiero causati dalla mancanza di depuratori veri, ma anche pesticidi utilizzati in agricoltura che inevitabilmente finiscono in mare e provocano disastri nella fascia costiera. E poi che dire delle attività di ricerche in tutti questi anni nel golfo di Taranto? Abbiamo l’impressione che dopo lo scampato pericolo delle trivelle e della fortuna di qualche protagonista, tutto si è fermato».
«Al tempo del Covid-19 – continua Salvatore Martilotti - al nostro Comune di Corigliano-Rossano vorremmo chiedere un cambio di passo per tutelare l’ambiente marino, la fascia costiera e valorizzare fatti concreti avviati dall’ex-Comune di Corigliano Calabro come la “Consulta della pesca” e il “Distretto ittico”. Il cambio di passo non è più rinviabile anche perché il Comune gestisce il mare entro le tre miglia, oltre al demanio marittimo con le nostre belle spiagge dove c’è una categoria storica, quella dei piccoli pescatori artigianali, che ancora oggi ha una presenza illegale con le imbarcazioni tradizionali tirate a secco sulla spiaggia antistante il borgo marinaro di Schiavonea. Sarà ripristinata la legalità con servizi e opere da realizzare da parte del Comune, e non dei pescatori, così come previsto dal Piano Spiaggia vigente? Per la poca attenzione e il ritardo nel risolvere questioni che ora non è esagerato dire che sono vere e proprie emergenze, certamente vi sono anche responsabilità del mondo della pesca per non aver fatto decollare strumenti più adeguati ad una gestione più razionale delle attività di pesca».
«La mancanza di una Organizzazione di produttori (OP) – aggiunge - in grado di varare piani di pesca per un corretto prelievo rispetto alla disponibilità delle risorse e, soprattutto, gestire la prima commercializzazione, a nostro parere, contribuisce ad aumentare le difficoltà degli operatori. E allora, visto che c’è una delega dedicata alla pesca, perché il Comune di Corigliano-Rossano non promuove iniziative in direzione di una migliore organizzazione della prima commercializzazione? Perché non si mette in cantiere progettualità dedicata per mettere in sicurezza la fascia costiera del Comune con la maggior estensione litoranea della Calabria?».
«Una soluzione a portata di mano c’è, - conclude Salvatore Martilotti - ed appartiene alla tradizione e alla storia dell’ex-Comune di Corigliano Calabro per essere stato il primo in Calabria a promuovere la “Consulta della pesca” (Oggi del mare) e il “Distretto ittico di Schiavonea”. È troppo chiedere agli amministratori del Comune di Corigliano-Rossano di valorizzare strumenti rilevanti nella storia del settore locale per sostenere l’economia ittica al tempo di questa grave emergenza sanitaria?»
(foto di Salvatore Martilotti)