Cassano Jonio, la proposta del Comitato di cittadini: «Usare l'ospedale di Ponte nuovo come centro di vaccinazione anti-covid»
Garofalo: «Il presidio della cittadina ionica non è mai stato utilizzato. Sperpero di denaro pubblico non più tollerabile»
CASSANO ALLO JONIO - In una comunicazione diretta al neo commissario straordinario dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Vincenzo La Regina, il portavoce del comitato spontaneo di cittadini in difesa al diritto per la salute, Francesco Garofalo, ha chiesto di verificare la possibilità di collocare presso la struttura ospedaliera della città delle terme, il centro di vaccinazione anti-covid.
«Nella missiva - scrive Garofalo -, atteso che vi è l'urgenza di procedere alla vaccinazione di più persone, in forza anche del crescente numero di cittadini contagiati dal coronavirus, questo comitato pone all'attenzione dell'ufficio del commissario, di valutare la eventuale possibilità di utilizzare il nosocomio ubicato nel Comune di Cassano»
Il portavoce del comitato ha evidenziato, che «il presidio della cittadina ionica, non è mai stato utilizzato, e questo comitato, da più anni, si batte perché i suoi cittadini abbiano il diritto alla salute, che da oltre 40 anni, non hanno mai avuto. Tante promesse fatte - continua la nota -, e tutte puntualmente disattese. Non ultimo, in ordine di tempo, la mancata apertura della Casa della salute».
«Crediamo - ammonisce -, che tale situazione non è più tollerabile. Una storia fatta di sperpero di danaro pubblico e di ingiustizie subite nel corso degli anni. Questo importante territorio ha bisogno di soluzioni immediate e di una struttura degna di un paese civile e invece ci troviamo dopo 40 anni un territorio vastissimo senza ospedale e una pandemia che avanza. Certamente, la responsabilità non è addebitabile al nuovo commissario, che da pochi giorni, si trova ad occuparsi delle gravi problematiche che affliggono da tempo, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, laddove la medicina territoriale arranca e la rete ospedaliera risulta essere inadeguata rispetto alla domanda di servizi sanitari qualificati e rispondenti in ordine ai tempi di attesa».
«Riteniamo - conclude Garofalo -, che il centro vaccinazione di Cassano, possa essere utilizzato a servizio per tutto il vasto comprensorio della sibaritide. In tale contesto, sarebbe più che opportuno effettuare un sopralluogo al fine di verificare se sussistano le condizione per poter ospitare il centro, al fine di soddisfare le esigenze di un grosso numero di popolazione, anche di altri comuni vicini».