7 ore fa:Visita dell'ambasciatore dell'Azerbaigian a Corigliano-Rossano
7 ore fa:Anche il Liceo Linguistico di Rossano in testa alla classifica provinciale di Eduscopio 2024
15 ore fa:Sorical, i sindacati sono sul piede di guerra: proclamato lo stato di agitazione
8 ore fa:La Vignetta dell'Eco
14 ore fa: Da Co-Ro a The Voice Kids, il talentuoso Marco Della Mura brilla su Rai 1
8 ore fa:Dietro la violenza di genere: un fenomeno dalla profonda matrice culturale
9 ore fa:Uva risponde ad Antoniozzi: «Noi ragioniamo per l’interesse del nostro territorio senza limitarne altri»
12 ore fa:Amendolara, maggioranza: «Insieme a Straface per individuare le soluzioni per i disagi sanitari»
15 ore fa:Vittime di femminicidio, il Senato ricorda la rossanese Maria Rosaria Sessa
13 ore fa:Assemblea Anci: la prima volta di Frascineto con Prioli

Il coriglianese Luigi De Luca: docente, educatore, studioso, storico, cultore di studi linguistici e dialettologici

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Corigliano è stata una città che in vari momenti della sua storia si è caratterizzata per aver dato i natali a delle personalità che in diversi campi si sono contraddistinti e hanno fatto parlare di se. Secondo noi è necessario andare oltre i confini urbani, per la rilevanza di quanti hanno contribuito nel mondo dell’arte, della scienza, della cultura. I nomi di figli illustri della nostra Corigliano sono noti ai più, ma vi sono anche altri che sono famosi fuori dal nostro territorio ma, per oscuri motivi, dimenticati dai coriglianesi.

Ed è compito dei viventi impedire che l’oblio del tempo possa farli dimenticare. Perché questi “figli illustri” in tutta la loro vita hanno dato lustro alla nostra città, ed è per questo che la città non li deve dimenticare. È questo un percorso che abbiamo intrapreso da poco tempo, ma che è nostra intenzione continuare, perché le giovani generazioni conoscano tanti loro predecessori che hanno lavorato tantissimo per tenere alto il livello culturale, sociale, politico ed economico di Corigliano. 

Secondo noi, e lo stiamo scrivendo da tempo, compito degli amministratori locali, ma anche del mondo culturale coriglianese, è quello di meglio valorizzare l’opera di questi nostri concittadini creando eventi ed occasioni di discussione di rilievo sui quali possa concentrarsi anche l’attenzione dei media nazionali. In questo senso ci riferiamo oggi a Luigi De Luca studioso, storico e cultore di studi linguistici e dialettologici. De Luca nasce a Corigliano il 10 gennaio 1934 da Gerardo e da Anna Sanseverino.

Il 28 giugno1964 sposa a Spezzano Albanese Maria Teresa Luci, da cui avrà tre figli. Docente di lettere e poi preside di Scuola Media. Nel mese di marzo del 1985 pubblica Tesoretto Calabrese (Sintesi di cultura e civiltà di Calabria, ad integrazione dei vigenti programmi ministeriali per la scuola media). Il primo volume tratta la storia della Calabria dalle origini fino al 900 circa; il secondo (edito nel gennaio del 1988) dal 900 al 1815; il terzo (edito nel giugno del 1989) dalla Restaurazione fino agli anni Settanta di questo secolo.

Il Tesoretto Calabrese coglie in maniera organica, anche se necessariamente sintetica, i vari aspetti della vita della Calabria, dalle origini ad oggi, soffermandosi in modo particolare sulla storia, l'archeologia, le tradizioni, la lingua, la musica, la religione, la letteratura, della regione. Nel mese di giugno del 1985 De Luca da alle stampe Corigliano Medioevale (dalle origini alla fine del XII secolo) con una nuova lettura della "carta rossanese". L'opera riveste notevole importanza storica per quanto attiene l'origine medioevale della città di Corigliano, la costruzione del castello e i primi feudatari del luogo.

Nel 1987 pubblica il Lessico calabrese (dialetto di Corigliano Calabro). Un interessante studio diviso in tre parti: la prima mette in evidenza l’Etimologia e la stratificazione del lessico nel dialetto coriglianese; la seconda è un saggio di lessico etimologico calabrese; la terza offre un repertorio di toponimi e soprannomi di Corigliano. L’opera illustra il fascino di una lingua viva, caratterizzata da termini ed espressioni idiomatiche davvero originali.

Nel 1995 Luigi De Luca pubblica Nomi di famiglia in Calabria (oltre 500 cognomi di Corigliano dal Medioevo a oggi), opera in cui conduce un’indagine storico-linguistica attenta e dettagliata su alcuni cognomi di Corigliano. Nel 1996 il De Luca cura un’antologia di Scrittori Calabresi, testo di narrativa per la Scuola Media. Appassionato cultore di studi storici, dialettologici e di onomastica, con particolare riferimento alla sua città e alla Calabria, sempre attento, come docente ed educatore, ai problemi pedagogici e didattici, in special modo a quelli dell’educazione linguistica, muore a Corigliano Calabro l’11 settembre 1998. Nell’anno appena iniziato ricorreranno i 25 anni dalla sua scomparsa, quale migliore occasione per ricordarlo attraverso l’organizzazione di manifestazioni e eventi in suo ricordo. Facendo ciò, non solo si darebbe il giusto lustro alla figura di un personaggio che tanto ha contribuito per il diffondersi della cultura, ma soprattutto si darebbe l’opportunità a tanti giovani di conoscere l’opera ed il messaggio che il prof De Luca ci ha lasciato.

Giacinto De Pasquale
Autore: Giacinto De Pasquale

Classe 1958, ha profondo rispetto per il lettore, da qui il motto “prima la notizia e poi il resto”. Giornalista dal 2002. È dal lontano 1976 che inizia a scrivere sul “Giornale di Calabria” di Pietro Ardenti. Inizialmente si occupa solo di cronache sportive. Sempre dal 1976 con “Radio Libera Corigliano” e poi con varie emittenti quali TLC, Video Erre e TeleA1 Corigliano. Nel corso degli anni si occupa anche di cronaca nera, politica e culturale. Ha collaborato con Gazzetta dello Sport, Gazzetta del Sud e Il Quotidiano della Calabria. È direttore della prestigiosa rivista culturale “Il Serratore” e gestisce il blog ilcoriglianese.it. Nel 2014 è nella redazione fondante de “L’Eco dello Jonio”. Oggi ritorna con l’entusiasmo di chi sa che fare informazione in questa nostra terra di Calabria è difficile, ma grazie all’Eco dello Jonio tornerà a raccontare in maniera sincera quello che accade, per contribuire alla crescita sociale e culturale di questo nostro fantastico territorio