Morrone corsara, al “Città di Corigliano” solo delusione
Corigliano sconfitto e fischiato: biancoazzurri spenti e senza rabbia
CORIGLIANO-ROSSANO - Una sconfitta che brucia, fa rumore e lascia strascichi pesanti. La capolista Morrone passa al “Città di Corigliano” con autorità (1-2) e spegne entusiasmo e speranze di un Corigliano apparso corto, disunito e, a tratti, inspiegabilmente arrendevole. Alla fine arrivano i fischi: sonori, netti, inevitabili. Il pubblico biancoazzurro non contesta solo il risultato, ma soprattutto l’atteggiamento.
Nel primo tempo la gara viaggia sui binari dell’equilibrio. Il Corigliano prova a rendersi pericoloso con Basile al 14’ e con Lentini alla mezz’ora, ma manca sempre cattiveria nell’ultimo tocco. La Morrone si affaccia con Aiello, servito da Nicoletti, lasciando intuire la propria solidità.
Nella ripresa la partita cambia volto. Gli ospiti alzano il ritmo e il Corigliano inizia a sbandare. Serpa e Pisani ci provano, De Luca tiene in piedi i suoi fino al 15’, quando un errore in costruzione dei padroni di casa spalanca la strada alla ripartenza perfetta della Morrone: Brandalisse non sbaglia e firma lo 0-1.
Il colpo è pesante, e il Corigliano non reagisce. Anzi, affonda. Al 22’ Aiello trova il raddoppio dal limite con un destro preciso che taglia le gambe ai biancoazzurri. Il tentativo di reazione è timido, quasi istintivo più che convinto. Lentini al 25’ spreca una buona occasione, angolando troppo.
Nel recupero arriva il gol di Lentini, che trova la rete dall’interno dell’area piccola, ma è solo un’illusione. Una fiammata tardiva, che non cambia il giudizio su una prova opaca e deludente.
Al triplice fischio lo stadio rumoreggia: i fischi accompagnano l’uscita dal campo dei ragazzi di Aita. La Morrone corre, combatte, gioca con ordine e personalità. Il Corigliano, invece, esce tra i mugugni, con più di una domanda aperta e la sensazione di una squadra che, in questo momento, fatica a crederci davvero.