Campionato di bocce, squadra cosentina vice campione d'Italia di Terza Categoria
D'Ambrosio: «La Laurmend è andata vicinissima alla meta e il dispiacere è tanto ma misto alla soddisfazione di essere stata protagonista fino alla fine. Siamo consapevoli che possiamo riprovarci il prossimo anno»
COSENZA - Equilibrio ed esperienza al servizio dello spettacolo. Questi alcuni degli ingredienti delle Final Eight dei Campionati di Promozione per Società di 1^, 2^ e 3^ Categoria che si sono svolte sabato 13 e domenica 14 novembre, presso il Centro Tecnico Federale di Bergamo, e che hanno visto impegnate anche due compagini calabresi (e cosentine): il Città di Cosenza per la Seconda Categoria e Laurmend per la Terza.
Questo l'epilogo di una kermesse che, in questa stagione, ha visto la partecipazione di oltre 700 squadre. Il direttore di gara è stato Christian Giovannini, arbitro nazionale dell'AIAB Reggio Emilia, che, insieme allo staff arbitrale, ha curato il regolare svolgimento dei 21 incontri disputati nel fine settimana bergamasco.
A laurearsi campioni d'Italia gli anconetani del Serra de Conti (Prima Categoria), gli umbri del Città di Spoleto (Seconda) e gli abruzzesi della Virtus L'Aquila (Terza).
Proprio questi ultimi hanno avuto la meglio per 5-3 su Laurmend, protagonista comunque di uno strepitoso percorso, dal rischio naufragio alla finalissima per il titolo nazionale italiano. Tutto in meno due di dodici mesi. Un anno fa infatti le due società di Laurignano e Mendicino non versavano in ottime condizioni, dopo anni di ribalta nazionale. Ma si sa: da soli si va forte, insieme si va più lontano. Così dopo la fusione arriva il titolo regionale di Terza Categoria, i playoff interregionali vinti, i quarti di final eight conquistati (al titolo ai pallini) con la Persicetana (BO), la semifinale con la Arceviese (AN) per 5-1 e infine la medaglia d'argento.
Il sogno primo posto accarezzato fino alla fine. Dopo il primo turno della finale la squadra del presidente Gaglianese conduceva per 3-1 (con i due set di terna vinti da Giovanni Gaudio - Franco Toteda e Mario Gaglianese e un individuale ad opera di Giuseppe Gaglianese) ma, quando sembrava ormai fatta, le due coppie dell'Aquila firmano il ribaltone e gli abruzzesi vincono per 5-3.
Si è interrotto invece ai quarti il sogno del Città di Cosenza in Seconda Categoria. Contro il Città di Spoleto - che ha poi conquistato il gradino più alto del podio - i lupi rossoblù si devono arrendere alla beffarda lotteria dei pallini dopo che la sfida ai turni regolamentari si era chiusa in parità.
«È stata una competizione che ha visto ai nastri di partenza oltre 700 squadre e qualcosa come sette mila tesserati tra atleti, tecnici e dirigenti. Tra l'altro, grazie all'inizio dei campionati a squadre, essendo la nostra disciplina a basso rischio, sin dallo scorso mese di gennaio, i nostri atleti sono potuti ritornare nei bocciodromi, nonostante l'emergenza sanitaria in corso – ha affermato il presidente federale Marco Giunio De Sanctis durante la cerimonia di premiazioni – Sport per tutti e Alto Livello sono complementari tra loro, perché dal primo si parte per raggiungere i massimi livelli. Del resto, lo abbiamo visto durante le finali come l'attenzione si sia spostata dalla Prima Categoria, dove erano impegnati atleti già affermati, alla Seconda, poiché Città di Spoleto e Possaccio stavano giocando con alcuni tra i più validi giovani in circolazione».
«È stato bello sentire il calore dei tifosi all'interno del Centro Tecnico Federale, dove, ancora una volta, il nostro mondo ha dimostrato la propria veracità e popolarità. Emozionanti sono stati i tiri al pallino della finalissima tra Città di Spoleto e Possaccio, grazie a cui l'adrenalina è salita ai massimi livelli sia tra gli atleti che tra gli spettatori – ha proseguito De Sanctis – I campionati rispondono alla bellezza della nostra disciplina sportiva, poiché le squadre coinvolgono atleti, tecnici, dirigenti, familiari, amici, appassionati, tutti accomunati da un unico obiettivo».
«Il risultato delle nostre squadre ci lascia tanta amarezza e tanti rimpianti perchè avrebbero di certo meritato un esito diverso. Laurmend poi è andata vicinissima alla meta e il dispiacere è tanto ma misto alla soddisfazione di essere stata protagonista fino alla fine. Siamo consapevoli che possiamo riprovarci il prossimo anno perché la Calabria è e resta altamente competitiva», queste invece le parole del presidente del Comitato regionale Fib Calabria, Francesco D'Ambrosio.