Cassano Jonio si prepara alla celebrazione della Festività del Santissimo Crocifisso
Da tradizione si celebra il primo venerdì di marzo che quest'anno cadrà proprio il primo giorno del mese. I cassanesi rinnoveranno, con una scelta sancita nel 1943 in segno di protezione durante la Seconda Guerra Mondiale, il loro voto al Crocifisso

CASSANO JONIO - La cittadina di Cassano Jonio è pronta alla celebrazione della Festa Patronale del Santissimo Crocifisso, alla cui effige la comunità è profondamente legata e, come da tradizione, si celebra il primo venerdì di marzo, che quest'anno cadrà proprio il primo giorno del mese.
Ad organizzare la festività civile sarà il comune di Cassano con l'Associazione "Città del Santissimo Crocifisso" e la collaborazione della Pro Loco "Sibari Magna Grecia".
«Ai solenni festeggiamenti del primo marzo – spiega il sindaco Giovanni Papasso – parteciperanno i Sindaci e le delegazioni dell'Associazione delle "Città del Santissimo CrocIfisso", comprendenti realtà territoriali di varie regioni d'Italia accomunate dalla fede nel Santissimo Crocifisso e alla quale il Comune di Cassano Jonio ha aderito sotto la mia amministrazione nel novembre del 2013».
Varato, dunque, anche il programma ufficiale. La Città di Cassano All'Ionio accoglierà le delegazioni dei Comuni aderenti all'Associazione "Città del Santissimo Crocifisso". L'arrivo delle stesse, presso il Palazzo Municipale, è previsto per le ore 17:00.
La partenza del corteo civico, a partire dalle ore 17:30, si snoderà dal Municipio fino alla Basilica Minore Cattedrale "Santa Maria del Lauro" per assistere al solenne Pontificale presieduto da S.E. Rev.ma Mons. Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano All'Ionio e Vice Presidente Cei.
«Alla fine della Santa Messa – conclede il sindaco Papasso – come da tradizione ci sarà anche un momento molto significativo e sentito dall'intera comunità: la lettura e il rinnovo del voto dei cassanesi al Crocifisso. Una scelta sancita con voto formale e solenne il 5 marzo del 1943, in segno di protezione durante la Seconda guerra mondiale, sotto l'Episcopato di Monsignor Raffaele Barbieri, con un atto pubblico e con la messa a dimora di una lapide ricordo in Cattedrale, posta sull'arco della scala d'accesso al Succorpo».