ROSSANO – Nuovo capitolato rifiuti, ripetere quanto già ribadito con chiarezza nei giorni scorsi non è ridondante, soprattutto se è necessario a chiarire le idee a chi, criticando, molto spesso dimentica il recente passato. È stato necessario rimodulare il primo bando per far sì che la gara non andasse deserta, causando gravi danni all’Ente. Proprio come successe con la precedente Amministrazione comunale, a guida PD. Che non curante dei suggerimenti e delle indicazioni dell’allora opposizione fu poi costretta a redigere un nuovo capitolato. Siamo consapevoli che il “porta a porta” è e sarebbe stata la migliore soluzione per raggiungere, in poco tempo, alte percentuali di differenziata. Ma è pur vero che, a causa del vacillante sistema rifiuti regionale, i cittadini avrebbero rischiato di ritrovarsi la spazzatura in casa per settimane. L’Amministrazione comunale precisa rispetto alle critiche mosse dal Partito Democratico cittadino e inerenti al nuovo capitolato rifiuti, apparse stamani (15 gennaio) sulla stampa locale. Il bando pubblicato lo scorso giugno prevedeva un servizio di raccolta stradale con bidoni carrellati di colore verde per la raccolta del rifiuto non differenziabile e poi un servizio di raccolta domiciliare definito “porta a porta”. A seguito delle osservazioni presentate da varie ditte interessate a partecipare alla gara, gli uffici preposti si sono immediatamente attivati al fine di verificarne la legittimità. È stato chiesto apposito parere legale che ha confermato la fondatezza delle stesse. Pertanto, è stato modificato il capitolato che, di fatto, ci ha costretti a non puntare tutto sul porta a porta. Ciò premesso, è cosa risaputa che il sistema calabrese dei rifiuti va in tilt, un giorno sì e l’altro pure, a causa della mancata programmazione negli ultimi 15 anni da parte del Commissario Straordinario. Non a caso la linea dell’organico-umido dell’impianto di località Bucita è rimasta ferma da novembre 2012 a luglio 2013 e ad oggi continua a funzionare a rilento.Disagi, questi, che hanno determinato una drastica riduzione della percentuale di raccolta differenziata in Città. E questo è successo con l’attuale sistema di raccolta, ma sarebbe successo anche con la raccolta spinta dell’umido. Perché purtroppo, ad oggi, in Calabria un tale sistema di raccolta non garantisce il raggiungimento dell’obiettivo, soprattutto nei grandi comuni. Per questo, con sacrificio e responsabilità, si è deciso di rimodulare il bando. Per quanto riguarda, invece, i presunti aumenti sul capitolato, è doveroso chiarire e sgombrare il campo da ogni dubbio. L’eliminazione dei cassonetti potrà essere attuata man mano che verrà estesa l’area su cui si effettuerà la raccolta differenziata porta a porta, che comunque è prevista nel corso della durata della gara. Il costo di investimento iniziale per attuare un servizio di raccolta differenziata spinta per tutte le frazioni ed in tutta la città è molto più alto rispetto al costo di investimento dei cassonetti verdi che incide per circa 75mila euro annui. Siamo d’accordo che un minor costo del servizio determina una minore tassa per i cittadini. È per questo motivo che l’Amministrazione Antoniotti non ha voluto incrementare di tanto il costo del servizio, sicura che per come è stato concepita la gara, anche con l’aiuto delle isole ecologiche si raggiungeranno gli obiettivi prefissati. Ma ribadiamo che i benefici dell’aumento della percentuale di raccolta differenziata in termini di risparmio sui conferimenti in impianto verranno reinvestiti al fine di migliorare il servizio. È ovvio che, come vuole ogni pretenziosa sfida sociale e culturale, è necessario il contributo di tutti, soprattutto dei cittadini. Siamo convinti che, pur adottando un sistema più tradizionale rispetto alla raccolta spinta e sperando che la Regione Calabria attui un piano rifiuti più efficiente ed efficace, Rossano riuscirà a raggiungere l’asticella della differenziata posta al 65%.