È ingeneroso scaricare sui territori le colpe di un sistema rifiuti che, soprattutto in Calabria, non riesce a rispettare le direttive imposte dalla Comunità Europea. Ci sono evidenti difficoltà nell’avviare la raccolta differenziata, specie nei comuni medio-grandi, ma sicuramente non per negligenza di sindaci e amministratori. C’è da un lato un apparato strutturale obsoleto che non è in grado di trattare e smaltire la spazzatura, dall’altro un’evidente e manifesta incapacità di superare l’emergenza in modo da consentire agli enti locali di pianificare nuovi progetti per il riciclo virtuoso dei rifiuti. La comunicazione trasmessa dalla Regione Calabria alla Corte dei Conti, per segnalare i Comuni come inadempienti nel raggiungimento delle quote di differenziata, è un’azione ingenerosa verso gli amministratori locali che, sicuramente, non risolve il problema. Il dipartimento regionale ambiente, nel ribadire alla magistratura contabile che tale situazione disastrosa è riconducibile alla mancata attivazione della raccolta differenziata da parte dei comuni, mente. Sapendo di mentire. È, questo, in sintesi, il contenuto della missiva sottoscritta, su proposta del sindaco Giuseppe Antoniotti, da ben trenta Primi cittadini dei comuni afferenti al consorzio della discarica di Bucita, e inoltrata alla Corte dei Conti – Sezione regionale di Controllo, al Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, al Dipartimento Presidenza, al Presidente della Regione Calabria, all’Assessore alle Politiche dell’Ambiente e ai Prefetti di Catanzaro e Cosenza. Attraverso quest’azione corporativa, insieme ai colleghi sindaci – afferma il Primo cittadino, annunciando che domani mattina (sabato 22 marzo) parteciperà alla manifestazione contro il nuovo bando regionale rifiuti che si terrà a Corigliano – abbiamo voluto contestare le affermazioni, semplicistiche, addotte dalla Regione Calabria circa le cause che hanno determinato lo stato emergenziale della gestione dei rifiuti in Calabria. Abbiamo segnalato alla Corte dei Conti lo spreco di denaro pubblico della quindicinale gestione commissariale e dell’attuale gestione regionale, alla luce anche delle scellerate recenti scelte che porteranno i rifiuti fuori nazione, con un aggravio dei costi per la collettività e sicure sanzioni da parte della Comunità Europea. Ovviamente c’è la speranza che, almeno in questa circostanza – prosegue Antoniotti - prevalga il buonsenso del Governo e dell’apparato burocratico regionale, affinché si pianifichi, nel breve tempo, una programmazione virtuosa mirata ad affrontare e risolvere il problema rifiuti. È necessario che i Comuni siano messi nelle condizioni di utilizzare tutti gli strumenti atti ad avviare, in modo definitivo e fruttuoso, la raccolta differenziata. Solo allora, in un regime di gestione costante e funzionante – conclude il Sindaco – sarebbe legittimo imputare carenze e colpe agli enti locali. Indichiamo la via che, a nostro avviso e per quanto riguarda le difficoltà di questo territorio, passa, in modo imprescindibile, dalla riqualificazione e dal rilancio dell’Impianto tecnologico di Bucita, che dovrà operare secondo le sue originarie funzioni ed in un contesto regionale, ovviamente, euritmico. Questi i sindaci che hanno aderito alla class action: Giuseppe Antoniotti – Rossano, Giuseppe Geraci – Corigliano Calabro, Salvatore Aurelio – Albidona, Vincenzo Gaudio – Alessandria del Carretto, Luigi De Vincenti – Bocchigliero, Franco Cesare Mangone – Calopezzati, Francesco Pirillo – Caloveto, Pasquale Manfredi – Campana, Giovanna Panarace – Canna, Filippo Sero – Cariati, Giovanni Papasso – Cassano allo Ionio, Tonino Santagada – Castroregio, Antonio Carlomagno – Cerchiara di Calabria, Fabrizio Grillo – Cropalati, Gerardo Aiello – Crosia, Leonardo Valente – Francavilla Marittima, Luigi Stasi – Longobucco, Angelo Donnici – Mandatoriccio, Francesco La Manna – Montegiordano, Francesco Colotta – Oriolo, Aurelio Antonio Cesario – Paludi, Luciano Pugliese – Pietrapaola, Ferdinando Di Leo – Rocca Imperiale, Francesco Durso – Roseto Capo Spulico, Cosmo Azzinari – San Cosmo Albanese, Mario Salvato – Scala Coeli, Eugenio Veltri – Terranova da Sibari, Mauro Santoro – Terravecchia, Francesco Mundo – Trebisacce, Roberto Rizzuto – Villapiana.