«L’aeroporto di Crotone non si tocca»: Barbuto contro le ipotesi di un nuovo scalo a Sibari
La coordinatrice provinciale del M5S di Crotone, Elisabetta Barbuto, insorge contro i progetti che puntano alla realizzazione di un aeroporto nella Sibaritide: «Una visione miope e campanilista che danneggia la Calabria intera»

CROTONE – «L’aeroporto di Crotone non si tocca». È un atto d’accusa forte e diretto quello lanciato da Elisabetta Barbuto, coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, che interviene con toni duri contro chi, negli ultimi giorni, ha rilanciato l’idea di un nuovo aeroporto nella Sibaritide, da realizzare in alternativa allo scalo pitagorico.
La parlamentare crotonese contesta apertamente quella che definisce «una visione miope e campanilista», che rischia – dice – di alimentare una “lotta fratricida” tra territori calabresi anziché costruire una prospettiva di sviluppo condivisa.
Di seguito, il testo integrale della nota diffusa da Elisabetta Barbuto (M5S).
Neanche è iniziata questa legislatura regionale e già sento aria di prevaricazione e prepotenza nei confronti del territorio crotonese mediante tentativi evidenti di sponsorizzare un preteso aeroporto di Sibari a scapito dello scalo pitagorico. Una visione miope che gioca sulla pelle dei crotonesi, una lotta fratricida retaggio della vecchia politica alla ricerca di facili consensi basata sul campanilismo anziché sulla consapevolezza che la Calabria potrà crescere, tutta e veramente, solo mediante la collaborazione tra i territori.
E così, nei giorni scorsi ha aperto le danze il primo cittadino di Trebisacce che non solo si è permesso di decretare l’inutilità dello scalo pitagorico per via della nuova 106 Crotone Simeri che consentirebbe ai cittadini del crotonese di raggiungere in tempi rapidi l’aeroporto di Lamezia Terme, ma addirittura si è permesso di suggerire esplicitamente di realizzare l’aeroporto della Sibaritide al posto della nuova 106 tra Sibari e Crotone sul presupposto del minor esborso economico che lo stesso richiederebbe rispetto alle infrastrutture stradale e ferroviaria.
Trovo assolutamente vergognoso nei confronti della nostra area crotonese questo modo di fare suffragato, peraltro, da altre istanze in tal senso cristallizzate nel video di un neo eletto consigliere della Lega appena pubblicato sul web. Trovo vergognoso, in particolare, che si stabilisca cosa debbano fare i crotonesi oggi ed in futuro. Ma soprattutto trovo vergognoso nei confronti della persone che hanno perso la vita nel tratto Crotone / Corigliano Rossano / Sibari e dei loro familiari che si ipotizzi di preferire la realizzazione di uno scalo aeroportuale della Sibaritide piuttosto che una nuova strada sicura e moderna. Trovo vergognoso che la tutela della vita venga subordinata alla tutela di interessi campanilistici. Il tutto, peraltro, nel silenzio assoluto dei nostri amministratori locali. Ma anche del neo eletto, fra le fila della maggioranza, della nostra provincia crotonese. Silenzio assoluto che rischia di trasformarsi, purtroppo, in quella ignavia che in più di una occasione ha permesso in passato di perpetrare dei veri e propri “scippi“ in danno del territorio crotonese e di porre un freno alla crescita di tutta la Calabria.
Vorrei pertanto suggerire a tutti coloro che hanno a cuore la rete infrastrutturale calabrese e la crescita di tutta la Regione di evitare di proseguire su questa strada continuando ad auspicare la nascita di un nuovo quarto ed inutile aeroporto o addirittura la soppressione dell’aeroporto di Crotone in favore di una nuova infrastruttura aeroportuale allocata nella Sibaritide. Occorre, invece, continuare a combattere e sorvegliare affinché si concludano, come previsto, nel 2026 i lavori di elettrificazione della linea ionica, e soprattutto di combattere affinché la Regione si faccia protagonista insistendo nel finanziamento e nella realizzazione del progetto di collegamento ferroviario diretto tra Sibari e l’aeroporto crotonese. Progetto che, vorrei ricordarlo, è in atti, è stato da me richiesto durante il mio mandato parlamentare e che consentirebbe non solo di bypassare la vetusta e pericolosa galleria di Cutro ma di fermarsi proprio all’aeroporto e, quindi, a Le Castella, e soprattutto di collegare velocemente tutta la zona a nord della Calabria allo scalo crotonese.
Confido, pertanto, che in futuro la strada sarà quella della razionalizzazione, del recupero e della tutela delle risorse infrastrutturali esistenti, del collegamento e della collaborazione tra territori, della cura di tutte le aree calabresi, nessuna esclusa, e non nel perpetuarsi di una vecchia logica politica. Una logica politica becera che trasformi definitivamente la nostra Regione in un agone senza quartiere con lo scopo di privilegiare alcune aree a scapito di altre, in esito al quale si impoverisca e si incattivisca ulteriormente diventando sempre più povera e costringendo i nostri giovani ad emigrare senza ritorno.
Anche in questa ottica, e non solo, l’aeroporto di Crotone non si tocca perché è, e rimarrà, lo scalo di tutti i cittadini della costa ionica.
Elisabetta Barbuto
Coordinatrice Provinciale M5S Crotone