Co-Ro, l'opposizione propone una commissione consiliare permanente di vigilanza sull’operato dell’Esecutivo
La proposta è stata bocciata dalla maggioranza. la minoranza: «Chiusura ad ogni forma di confronto e reale collaborazione, intolleranza al pluralismo e alla diversità di opinione e allergia incurabile alla trasparenza amministrativa»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Senza alcuna sorpresa da parte nostra, inizia a rivenire fuori il vero modus operandi di questa giunta e di questa coalizione di maggioranza, che replica con un pessimo copia-e-incolla lo stesso atteggiamento del suo capo, ovvero di chiusura ad ogni forma di confronto e reale collaborazione, di intolleranza al pluralismo ed alla diversità di opinione e di allergia incurabile alla trasparenza amministrativa».
«Non possiamo leggere diversamente – sottolinea il Gruppo Consiliare di Opposizione – il muro ideologico eretto ancora una volta dalla maggioranza consiliare, fedelissima alla dottrina Stasi dell’uomo solo al comando ed apertamente ostile ad ogni forma di verifica, contraria alla nostra motivatissima proposta di istituire insieme una commissione consiliare permanente di vigilanza sull’operato dell’Esecutivo. Non c’è stato nulla da fare».
«Non vi è stato purtroppo alcun segnale di apertura rispetto a quello che potrebbe e dovrebbe essere, sulla base di analoghe e virtuose esperienze istituzionali, un ulteriore, più veloce, più snello e più efficace strumento pubblico di monitoraggio, verifica e controllo da parte di tutto il Consiglio Comunale su tutte le determinazioni della Giunta e degli uffici. Sarebbe una commissione di garanzia, del cui operato beneficerebbe tutta la Città».
«Da una parte, quindi, nessuna capacità di confronto nel merito è stata minimamente dimostrata rispetto all’istituzione di questa concretissima opportunità di maggiore controllo democratico del governo cittadino. Dall’altra, invece, ci si è inutilmente attardati – continua il Gruppo Consiliare di Opposizione – sulla proposta, che non ci ha visto pertanto favorevoli, di due commissioni temporanee, collegate a materie e questioni che non soltanto esulano da ogni e qualsiasi competenza dell’assise civica e della stessa Amministrazione Comunale, come quella sulla revisione della geografia giudiziaria e sull’istituzione della nuova provincia, ma sulle quali potrebbe e dovrebbe essere maggiormente incisivo – sostengono – l’opportuno coinvolgimento, mai avvenuto fino ad ora, delle principali rappresentanze istituzionali locali e regionali nelle conferenze dei capigruppo».
«Cogliamo infine l’occasione – concludono i consiglieri di minoranza Pasqualina Straface, Marisa Caravetta, Giancarlo Bosco, Giuseppe Turano, Elena Olivieri, Guglielmo Caputo, Daniela Romano, Demetrio Walter Caputo e Piero Lucisano – per auspicare che la Presidente del Consiglio Rosellina Madeo si faccia autenticamente promotrice di un maggiore clima di distensione e di comprensione nella conduzione dei lavori consiliari, evitando che possano ripetersi in futuro episodi spiacevoli come quelli verificatisi purtroppo nella seduta di ieri, nella quale la consigliera Pasqualina Straface è stata più volte interrotta nell’esposizione del suo intervento, inutilmente censurata nella richiesta (per altro accordata dalla stessa Presidente) di far pervenire copia cartacea della sua relazione a tutti i consiglieri in aula e, infine, costretta a concludere anticipatamente il suo intervento, non consentendole di ultimare la lettura integrale del documento, pur in presenza della rinuncia espressa ad intervenire sullo stesso punto manifestata da altri consiglieri di minoranza».