Sanità, con la proroga delle graduatorie «evitiamo stalli nel reperire risorse umane»
Approvata in Commissione Sanità la proposta di legge. Straface: «Provvedimento importante che rimarca la volontà di Occhiuto di proseguire nel percorso di riordino e riorganizzazione della sanità calabrese»
REGGIO CALABRIA – «È nota a tutti la ormai cronica di carenza di personale dipendente nelle strutture sanitarie calabresi e sono altresì note le esigenze di potenziamento degli organici di ruolo, che sono oggetto di attenzione da parte del Presidente Roberto Occhiuto e su cui si sta cercando di intervenire anche attraverso l'immissione dei medici cubani negli ospedali».
Così in una nota Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative.
«Proprio per poter garantire un reclutamento di personale sanitario più agile e veloce in base alle continue esigenze delle strutture – spiega - la Giunta Regionale della Calabria ha approvato il disegno di legge 204/12 che contiene le misure di proroga delle graduatorie in scadenza nel 2023 relative ai profili di "Operatore Socio Sanitario" e "Infermiere" del Servizio Sanitario Regionale. In data odierna questo provvedimento è stato esaminato nella seduta della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative con parere positivo. Si tratta di un provvedimento importante che rimarca la volontà del Presidente Occhiuto, che ricopre il ruolo di Commissario della Sanità Regionale, di proseguire nel percorso di riordino e riorganizzazione della sanità calabrese».
«Nello specifico la proroga riguarda la graduatoria degli Operatori Socio Sanitari pubblicata nel 2021 e in scadenza alla fine di luglio 2023, e quella degli Infermieri in scadenza a dicembre. Grazie a queste proroghe si apre la possibilità per le Aziende Sanitarie Regionali di poter attingere nell'immediato e direttamente dalle graduatorie esistenti senza dover attendere le procedure e le lungaggini burocratiche che servono a bandire nuovi concorsi. Un risparmio di tempo importante che consentirebbe di riempire in tempo reale le carenze di personale con ricadute positive in termini di prestazioni delle strutture ospedaliere e di mantenimento dei livelli occupazionali» conclude.