Programmazione economica, la preoccupazione del Pd Calabria: «Pioggia di progetti senza capo né coda»
La programmazione fallimentare dei fondi preoccupa i dem in Consiglio Regionale che affermano: «L’approssimazione e la mancanza di una strategia di sviluppo e crescita sono manifeste»
CALABRIA - Il gruppo Pd in Consiglio regionale continua a denunciare la fallimentare programmazione dei fondi da destinare a progetti di rilancio della regione.
«Nella sua "dettagliata" relazione fatta in consiglio regionale nell'ultima seduta - si legge nella nota -, l’assessore Minnenna aveva rassicurato tutti negando qualsivoglia criticità in vista del raggiungimento degli obiettivi e nella spesa dei fondi comunitari relativi alla programmazione 2013/2020. Avevamo ragione, dunque, quando denunciammo di essere davanti al fallimento in termini di programmazione da parte del dipartimento della Programmazione unitaria - governato oramai da 4 anni dal centrodestra così come il resto della Regione - evidenziando che il loro obiettivo fosse oltanto quello del mero raggiungimento del risultato finanziario rinunciando ad un concetto che pur alberga nel suo nome e che dovrebbe essere prioritario per una Regione come la nostra, ovvero la programmazione. Il bando di questi giorni, osannato dall’assessore Minenna e dal presidente Occhiuto, rivolto a quegli enti locali dotati di progetti che dovranno essere portati a termine entro dicembre ne è la testimonianza più lampante».
È quanto dichiara il gruppo Pd in Consiglio regionale. «L’approssimazione - proseguono - e la mancanza di una strategia di sviluppo e crescita sono manifeste: se si volesse davvero venire incontro alle difficoltà dei Comuni, non si varerebbe una misura di così corto respiro. Non è certo questa la maniera di agevolare e supportare interventi strutturali capaci di impattare significativamente sulla vita economica e sociale delle comunità. Durante l’ultima seduta di Consiglio – continua la nota – avevamo invitato il governo regionale a cambiare rotta cominciando a coinvolgere le Università e i mondi vitali per la programmazione, avviando un rapporto di collaborazione serio e costruttivo con gli Atenei calabresi. La programmazione 2021-2027, invece, non ha avuto nessuna forma di confronto con gli attori sociali. E adesso assisteremo a una raccolta di progetti fatta in fretta e furia, senza alcun piano organico e senza alcuna ricaduta sui territori. Quel che però si raggiungerà, sarà il consueto obiettivo primario: spendere e spandere per lasciare la Calabria sempre in obiettivo 1. Anche questa volta, il presidente Occhiuto si autoloderà attraverso i social, ma i fatti iniziano ad essere ogni giorno che passa più forti della macchina mediatica sempre in moto e che, ormai, gira a vuoto».