Covid, De Magistris: «Calabria preoccupante, è emergenza nell'emergenza»
Il candidato a presidente della Regione attacca duramente: «totale assenza del commissario Longo e il solito presenzialismo di Spirlì che oltre a far danni, mette mani in situazioni fuori dal suo ruolo istituzionale»
REGGIO CALABRIA – «La gestione delle vaccinazioni anti-covid in Calabria è preoccupante, si gioca come sempre sulla pelle dei cittadini che sono gli unici a pagare per la disorganizzazione e le carenze croniche del comparto sanitario. Sto seguendo l'evolversi della situazione ed ora come ora c'è un unico aggettivo per descrivere la situazione: vergognoso».
Queste le parole del candidato a presidente della Regione Calabria Luigi De Magistris che aprono il comunicato stampa, sollecitato da tanti cittadini calabresi che in questi giorni stanno assistendo al clamoroso fallimento della campagna vaccinale calabrese, fra dosi che non si trovano, file interminabili, incapacità gestionale dei vertici regionali.
Una situazione disarmante che oltre a mettere in serio pericolo la salute dei cittadini non svolge la funzione prevista di alleggerimento mentre, invece, si continuano a registrare aumenti di contagi e chiusure di interi territori, con i contraccolpi sull'economia e sulla qualità della vita che tutti ormai conosciamo.
In tutto questo si registra la totale assenza del commissario Longo, non pervenuto con l'intero management sanitario di vertice, e il solito presenzialismo di Spirlì che non contento di fare danni nelle materie di sua competenza sta mettendo mani anche in situazioni che esulano dal suo ruolo istituzionale.
«Qualcuno dovrà rendere conto, speriamo presto – ha commentato De Magistris – della totale disorganizzazione del settore. Intanto c'è necessità di porre alcune questioni su cui è giusto che la gente abbia risposte, visto che è in gioco la salute di migliaia di persone. Il sistema di prenotazione è un totale disastro, in primis».
«Nessuna piattaforma digitale ma solo prenotazioni telefoniche, a volte impossibili. Perché non prevedere sistemi più moderni e veloci? Oppure parliamo dei problemi nella catena di distribuzione del vaccino, abbiamo assistito ieri ad esempio alla protesta dei sindaci del vibonese per il trasferimento di alcune dosi a Reggio Calabria».
«Come mai queste falle nella distribuzione, quali sono i criteri scelti e come mai non funzionano? – continua- Anziani fatti aspettare in lunghe code, con rischio serio di contagio data la loro fragilità, e poi rimandati a casa senza la vaccinazione, mentre a volte ASP e Protezione Civile di fatto finiscono per sovrapporsi nelle rispettive funzioni».
«Chi dovrebbe sovrintendere a tutto questo cosa pensa di fare? Si registrano inoltre casi eclatanti di gente che viene vaccinata pur senza averne diritto, con il solito sistema degli amici degli amici, anche qui grazie alla scarsità di controlli e ad un sistema che non funziona. Mi chiedo, e con me tante e tanti calabresi onesti, quanto ancora dovremo sopportare tutta questa incapacità e questo pressappochismo e l'altissimo prezzo che tutti noi dovremo pagare".