Il presidente della Regione, Mario Oliverio, è intervenuto, insieme agli altri presidenti di Regione del Mezzogiorno, al convegno sul tema: "Innovazione, agricoltura di qualità e prodotti tipici. La sfida del Mezzogiorno nel quadro delle politiche europee". All'incontro, che si è svolto presso la Reggia di Caserta, hanno partecipato il commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan, il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina e i maggiori rappresentanti del mondo agricolo meridionale. Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della giunta regionale. Nel corso del suo intervento il presidente Oliverio - prosegue il comunicato - ha posto, in particolare, l'accento sull'importanza che riveste il Mezzogiorno d'Italia nel settore agricolo e nella filiera agroalimentare nazionale. «Il Mezzogiorno - ha detto tra l'altro Oliverio - deve essere al centro delle scelte strategiche e geopolitiche europee poiché dispone di un grande patrimonio di tipicità e produzioni, in alcuni casi uniche al mondo, già riconosciute e consolidate come modello mondiale nel campo alimentare e che concorrono alla definizione della "Dieta Mediterranea". La loro piena valorizzazione è una scelta di valore determinante, da sostenere con convinzione. Agendo da solo nessun Paese europeo, e men che meno nessuna regione, può tutelare efficacemente i propri interessi di fronte al mercato globalizzato. C'è bisogno, quindi, di un'Europa più forte, capace di ascoltare le esigenze delle persone, dei produttori, portatrice di un progetto basato sul rispetto dei diritti fondamentali della dignità umana, sulla coesione economica e sociale in grado di colmare i gap di sviluppo di aree rimaste ai margini, capace di una concreta politica di solidarietà tra gli Stati membri per una crescita sostenibile all'insegna dell'inclusione». «Si tratta - ha aggiunto il presidente della Regione - di una partita strategica, dove l'Europa deve far pesare il fatto di essere leader, in cui il Mezzogiorno gioca un ruolo importante nella definizione del "Made in Italy" che, proprio grazie al settore agroalimentare, continua ad imporsi con forza sul mercato globale. È necessario che l'Europa decida di sostenere pienamente le grandi potenzialità del sistema delle indicazioni geografiche a tutela della qualità. Questa è la principale arma di difesa e valorizzazione dell'enorme giacimento di eccellenze e tipicità delle tante agricolture del vecchio continente e del nostro Mezzogiorno. In tal senso i consumatori, che oggi hanno un approccio più attento e consapevole, sono soggetti alleati dei produttori e dell'ambiente, sempre più coinvolti nelle scelte normative, attenti al benessere animale, attraverso l'uso moderno e trasparente dell'informazione, dell'etichettatura. Scandali e frodi alimentari hanno giustamente cambiato l'approccio del consumatore che oggi chiede di essere messo in condizione di conoscere sempre meglio ciò che acquista e ciò che mangia. Sono maturi i tempi per campagne di tutela della salute, di informazione, di educazione all'alimentazione sana che definiscano un approccio individuale corretto verso il cibo nell'ottica di una prevenzione delle patologie. Progettare oggi una società che domani possa ridurre il bisogno di cure sanitarie attraverso una alimentazione corretta è possibile ed è un nostro dovere. L'Unione Europea si è già dotata di regole che assicurano informazioni complete, idonee a garantire ai consumatori l'acquisto di prodotti privi di rischi. Ora è necessario che l'applicazione delle regole sia fatta osservare». «Sull'altro versante - ha aggiunto Oliverio - c'è chi produce e, per poter continuare a tenere alto il livello, deve vedere premiati gli sforzi della propria attività imprenditoriale e trovare convenienza nel praticare la trasparenza, l'onestà. C'è bisogno, quindi, di rafforzare la tutela delle produzioni di qualità. L'olio extravergine d'oliva è l'icona, la base della dieta mediterranea e la Calabria è la seconda regione italiana in termini di produzione, ma è presente sui mercati con una propria etichettatura con appena l'11%. Questo è uno dei prodotti che va adeguatamente protetto. Il consumo di olio d'oliva a livello mondiale è in crescita. Negli Usa si osserva un aumento della domanda di qualità di olio extravergine di oliva che è passato dal 32% delle importazioni totali nel 1993/94 al 67% del mercato nel 2014/2015. Davanti a questo quadro positivo i nostri produttori d'olio non possono presentarsi disorganizzati e incapaci di raccogliere i benefici di una contingenza favorevole. Vanno potenziate le azioni di sinergia tra produttori per posizionare in modo mirato sul mercato un prodotto chiaro, identitario, garanzia di qualità, ma in grado imporsi anche in termini quantitativi. Il lavoro onesto di tanti produttori, pur nel rispetto del libero mercato, deve essere tutelato innanzitutto attraverso la spinta all'aggregazione». Un passaggio significativo, infine, il presidente Oliverio lo ha dedicato anche all'importanza del comparto forestale. «La Calabria - ha concluso - dispone di una superficie boscata che ammonta a oltre 600 mila ettari e l'insieme delle regioni del Sud dispone di una dotazione forestale di oltre 2 milioni di ettari. Un patrimonio di inestimabile valore ambientale, un tesoro di biodiversità, un fattore costitutivo per l'assetto e la difesa del suolo, che gioca un ruolo determinante in un territorio fragile ed esposto dal punto di vista idrogeologico. Attraverso una equilibrata programmazione delle risorse e degli interventi va governata la costruzione e la qualificazione di una filiera del legno che anche al Sud merita una adeguata considerazione per una ottimale utilizzazione produttiva».