Un viaggio in Calabria tutto d'un fiato... dall'area Grecanica alla Sibaritide
Pennellate di un viaggio nelle radici per un poetico invito alla scoperta di una Calabria generosa, ospitale e magica. Necessità di sguardi nuovi su una terra di cui noi per primi siamo chiamati a riappropriarci
Curiosità interesse desiderio di vicinanza alla nostra terra si accendono tutte le volte che faccio ritorno…
Sento la mia voce calda di entusiasmo descrivere agli amici il fascino della Calabria grecanica vista dal Castello Ruffo dell’Amendolea, colori densi di inizio autunno in una selva di fichi d’india rossi carnosi!
Con noi Edward Lear e le sue note di viaggio illustrate… Italia meridionale, metà del 1800.
Palizzi Pentadattilo Bova superiore…
In quest’ultima ci accoglie nell’antica dimora di Palazzo Tuscano la guida Patrizia, tenacemente vicina alla sua terra che ama con orgoglio profondo… Camminare insieme nel borgo, ascoltarla, visitare il Museo dedicato a Gerhard Rohlfs, glottologo tedesco studioso della lingua grecanica e delle sue origini, viaggiatore in Calabria ai primi del secolo scorso… Che fortuna, la nostra! A nulla possono i richiami telefonici del marito che la vuole a casa, l’ora di pranzo è già trascorsa, la nostra nuova amica ha ancora tanto da raccontare, tanto da mostrare!
Incontri con persone molto speciali senza le quali sarebbe come viaggiare al buio!
Luoghi suggestivi, bellezze naturali, capolavori artistici non avrebbero eguale luminosità e splendore senza la magia degli incontri… E nel nostro viaggiare anche in paesi lontani, abbiamo sempre privilegiato la vicinanza alle comunità locali, non gli atolli meta del turismo occidentale.
Gallicianò, piccolo borgo tra strapiombi e dirupi nel Parco dell’Aspromonte, poche famiglie, ancora in uso il greco antico.
Nella piazzetta, come in attesa, Mimmo artista e già architetto a Milano… Ha fatto ritorno spinto dalla nostalgia, le montagne gli amici di sempre. Ricostruisce storia e bellezza che troviamo nell’incanto della Cappella bizantina e degli affreschi che egli stesso ha restaurato, pietra su pietra, pennellata su pennellata.
Ci lasciamo immergere nel racconto di storie lontane nella gioia del presente, cullati dallo scorrere della Fonte dell’amore.
Tuffarsi nel mare infinito senza nessuno intorno tra le rovine dell’antica Kaulon e i mosaici raffinati della Villa romana di Casignana… Che gioia!
Al tramonto, brioche con gelato tra i villini di Bianco, attratti da una scritta singolare nel decalogo di regole all’ingresso di un lido “Si pregano i signori ospiti di parlare sottovoce”. Ci guardiamo stupiti, compiaciuti!
Da lontano l’Aspromonte invita al cammino verso la festa settembrina della Madonna di Polsi dove nella foresteria del Santuario ad accogliere noi due pellegrini affamati la signora Antonia e sua figlia che, con spontaneità e calore, allestiscono il migliore dei banchetti rinunciando, ne siamo certi, al loro pranzo… nulla in cambio se non i nostri sorrisi commossi, grati.
Generosità del cuore e gentilezza antica privilegiano noi ospiti viandanti.
Che meraviglia!
Sì, meraviglia… Il violino di David Garrett nella notte stellata di Scolacium tra i bagliori affascinanti della Basilica bizantina.
E poi alla torretta che ci ospita nell’antica Villa immersa tra agrumi e piante rare, oasi non lontana dal mare, dove ancora nel silenzio profondo sussurrano dame e cavalieri.
Nel fresco del giardino dolcemente illuminato ci accolgono le squisitezze della signora Lina la cuoca e di suo marito. Tanta la voglia di tornare!
Sogno… i piloni dell’autostrada, un passaggio verso l’alto, in vetta l’Acropoli e le antiche mura di un monastero basiliano… Oggi il regno di Nik Spatari e degli Artisti che da ogni parte del mondo hanno espresso qui genio creativo in una profusione di luce colori forme simboli…
Cultura straordinaria, fantasia, profonda ricerca, armonia perfetta. E nel cuore la vicinanza dell’Artista, i tratti del mio volto sullo sfondo giallo, brevi segni che colgono l’anima… Grazie, Maestro.
Pennellate di viaggio incise in profondo, come forse soltanto le radici possono, quelle dedicate a Rossano la prediletta. Immagini della bisnonna Gabriella lo sguardo chiaro penetrante che ancora oggi illumina il volto di alcuni di noi, la casa e i luoghi che ella stessa ha amato, i suoi passi e i nostri insieme sulle tracce degli Antenati, quelli lontani, molto lontani… enotri greci romani bizantini normanni e svevi che hanno scritto una storia di spiritualità e bellezza ricca di fascino... Rossano Purpurea con la sua incantevole raffinata Panaghia dalle morbide linee, sempre nel cuore.
E oggi rispondo con piacere all’invito della mia giovane cugina rossanese di offrire il rinnovato senso di appartenenza alla mia Calabria, attraverso felici esperienze nella bellezza, ai conterranei e non solo, ai giovani e giovanissimi con zaino in spalla e non solo, agli adulti e ancora più adulti, come noi. Mettersi in cammino risveglia energie intorpidite, stimola nuova curiosità e interesse, apre al sorriso verso gli altri e il mondo esterno, ancor più verso noi stessi.