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Mò Mò Festival 2025, il castello dell’Arso torna a vibrare

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MANDATORICCIO – Corpi vivi e mani in pasta. Danze e tramonti, vibrazioni lente, suoni che nascono dalla terra, riti collettivi e arte che si tocca. Da giovedì 7 a domenica 10 agosto 2025 al Castello dell’Arso torna la sesta edizione di Mo’ Mo’ Festival, l’appuntamento che fonde cultura, identità e bellezza in un’esperienza che è insieme celebrazione del territorio e immersione sensoriale.

Sarà, anche quest’anno, la torre normanna del 1100 a fare ancora una volta da cornice agli eventi. Un luogo carico di memorie, pronto ad accogliere chi desidera lasciarsi attraversare dall’arte e dalla vita. È qui che prende forma la visione di Giulia Mascaro, direttrice e promotrice del Mo’ Mo’, che rinnova la vocazione della dimora storica a spazio dinamico di relazioni, sperimentazione e sogno condiviso. Il festival è promosso in collaborazione con il Comune di Mandatoriccio, la media partnership Lenin Montesanto - Contenuti, strategia e Lobbying e con il supporto delle aziende Amarelli, Tenuta Iuzzolini, Perla di Calabria, Serragiumenta, Romeo Group, De Alchemia e Bossio e in collaborazione con Confartigianato.

Dentro le mura si impara, si prova, ci si sporca le mani. I workshop del Mo’ Mo’ sono spazi vivi e aperti dove l’apprendimento è un rito collettivo: cinema condiviso, serigrafia d’autore, argilla che prende forma, intrecci di erba, telai che risuonano e persino una focaccia barese tutta da impastare. Esperienze da vivere con lentezza e cura, tra chi sa e chi vuole scoprire. Ogni gesto è un sapere che si tramanda. Ogni laboratorio, un piccolo rito.

MO’MO’ non è solo musica. È corpo, respiro, pelle, terra. È uno spazio di scoperta sensoriale in cui non si partecipa da spettatori, ma da corpi vivi. Tra una danza e un tramonto, il festival propone un ventaglio di esperienze immersive: massaggi sotto gli alberi, body painting ancestrale, tatuaggi belli, un podcast live, Kundalini Energetic Flow, e persino un orto che suona e si coltiva insieme.

Il programma si articola in quattro giornate di vita, arte e musica. Si parte giovedì 7 con i workshop di tessitura e argilla mentre la serata prosegue con i podcast di ArteSettima e la musica di Carmina, Tai Paz, Poppy Whispers & Lucile Strike, QOA e Primeiro fino a notte inoltrata.

Venerdì 8 agosto, a partire dalle 11.30, si apre con la scrittura creativa seguita nel pomeriggio dai laboratori di manualità lavorando argilla e libbani, le antiche corde vegetali della cultura contadina, aperti ad adulti e bambini, e laboratori di meditazione con il Kundalini Energetic Flow. La sera, poi, sarà ancora la musica ad accendere il castello con le esibizioni di Gino Pezzi, Kilian e AmoreAudio, seguiti da TWS ed Heavy.

Sabato 9 agosto si parte alle 11 con il laboratorio gratuito di focaccia barese, seguito nel pomeriggio dai laboratori di serigrafia e dell’argilla. In serata, spazio a DJ Whip & Deva, al secondo appuntamento del podcast ArteSettima, quindi Soviero e i Guardalinee e infine i set di Armonika e Gregory Pearce. – Domenica 10 agosto si conclude con un’altra sessione di scrittura creativa gratuita a partire dalle 11, il laboratorio di argilla e ancora Kundalini Energetic Flow. A seguire, musica e vibrazioni con Drugo e Manduria, AB RU e una chiusura condivisa tra QOA e Primeiro.

Tra la torre, la cappella, il frantoio, il piazzale, lo spazio espositivo voltato e quello alto, il Mo’ Mo’ Festival 2025 invita a lasciarsi toccare e trasformare. Ogni angolo del Castello dell’Arso è pronto a risuonare di esperienza, contatto, arte e identità. Per chi cerca un’estate diversa, fatta di sguardi profondi e mani intrecciate, Castello dell’Arso è la destinazione.

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.