La conferma del solstizio d'estate: l'Elefante dell'Incavallicata è allineato con il sole al tramonto
Dopo sei mesi di attesa arriva una seconda "prova" che avvalora la tesi, nata dall'intuizione dell'ingegnere Domanico, che riscrive la Storia della Calabria: a Campana potrebbero esserci i resti di uno dei più antichi templi dedicati alla Grande Dea Madre
CAMPANA - La Calabria continua a stupire e a regalare inestimabili scoperte che potrebbero far riscrivere la storia della nostra Regione. Probabilmente qui ci sono i resti di uno dei più antichi templi dedicati alla Grande Dea Madre, adorata da antichissime civiltà pre-elleniche. Ma di cosa stiamo parlando? Scopriamo insieme tutti i passaggi di questa affascinante rivelazione sui Megaliti dell'Incavallicata.
Si è conclusa con successo la seconda spedizione ai famosi "Giganti di Pietra" collocati nel territorio di Campana, piccolo borgo della Sila Greca. La prima spedizione si era tenuta durante il solstizio d'inverno (ne avevamo parlato qui). Queste due escursioni al Cozzo dei Giganti dell’Incavallicata a Campana confermano entrambe l'intuizione, avuta dall'ingegnere Nilo Domanico, di considerare il sito, con i due megaliti, quale possibile Tempio di origini antichissime. In entrambi i casi, infatti è stato verificato l’allineamento dell’Elefante di Pietra con la linea solstiziale, ossia quella linea virtuale che congiunge i punti tra l’alba del solstizio d’inverno e il tramonto del solstizio d’estate.
«È stato confermato - scrive Domanico - l'allineamento dell'Elefante di Campana lungo la direzione della linea solstiziale, seppur la densa foschia non consentisse la perfetta visione del disco solare al momento del tramonto, ma non si può essere sempre così fortunati come al solstizio d'inverno quando un cielo sereno e completamente sgombro dalle nubi ci ha permesso un time-lapse nitido e perfetto dell'allineamento».
Nonostante le condizioni meteo non del tutto favorevoli, dunque, la spedizione ha avuto comunque un esito positivo: «Questa spedizione - precisa Domanico - ci ha permesso inoltre, tramite l'ingegno e la professionalità dell'archeoastronoma Ilaria Cristofaro di valutare con un range di circa 2 gradi la posizione rispetto alla linea solstiziale del Megalite Cavo sulla collina prospiciente che ha la funzione di gnomone, ma che sfortunatamente è stato oggetto di un tentativo di furto qualche anno fa che lo ha spezzato in diversi frammenti e ne ha variato l'originaria posizione. Ebbene, la valutazione della posizione del sole al tramonto, da diversi punti di osservazione ci ha consentito di valutare, tramite interpolazione, che la posizione originaria del Megalite Cavo sia all'incirca 12 metri in direzione ovest dall'attuale posizione».
Anche le nuove tecnologie sono venute in soccorso di questa entusiasmante ricerca. «Sono state inoltre effettuate delle riprese da drone a cura del bravissimo Leonardo Massaro, che ci consentiranno una restituzione 3D dei Giganti dell'Incavallicata, e dei fotoreporter e videomaker dell'evento, Pino Salerno, Domenico Esposito e Pietro Reale che ci hanno consentito di valutare al meglio la variazione di posizione del Megalite Cavo. Ma al di là dei tecnicismi è stata una giornata memorabile per le numerose presenze che si sono alternate durante la giornata che ha visto la presenza di una troupe televisiva per un documentario che andrà in onda entro fine anno sulle piattaforme nazionali ed internazionali a cura dell'Associazione Culturale Mistery Hunters e dell'architetto Domenico Canino, che dal 2002 ha portato all'attenzione nazionale il Sito dell'Incavallicata e che ha raccontato ai numerosi presenti tutta la storia dei Giganti».
«Ci hanno inoltre allietato con i loro racconti, tratti dai loro interessantissimi libri, il fotografo Domenico Ioverno che possiede il più vasto repertorio fotografico sul sito e del professor Domenico Chiarello, che già molti anni fa scrisse un interessantissimo testo sulla sacralità del luogo, probabilmente un Tempio dedicato alla Grande Dea Madre, adorata da antichissime civiltà pre-elleniche. Dunque uno straordinario tuffo nella Storia e nei Tempi Antichi, che di sicuro porterà giovamento al disvelamento del nostro passato e delle nostre origini. Infine, ma non per ordine d'importanza, un sentitissimo grazie al Sindaco Agostino Chiarello per aver reso possibile questa seconda spedizione, rendendo accessibile i luoghi e che in questi anni si è battuto in prima linea per far sì che la ricerca scientifica potesse disvelare l'estrema importanza del sito archeologico dei Giganti dell'Incavallicata» conclude.
Una scoperta che continua ad avvalorare, qualora ci fossero ancora dubbi, l'origine antichissima, antropica e non casuale delle Pietre dell'Incavallicata. Un tesoro inestimabile custodito nel cuore della Sila Greca.