Studio e passione, il segreto del successo della compagnia di teatro amatoriale Codex 8e9
In occasione dell'ennesimo successo di pubblico di questa estate e dei vari riconoscimenti ricevuti, abbiamo deciso di farci raccontare da Gianpiero Garofalo com'è nata l'idea di mettere su una compagnia teatrale, parlando anche di progetti futuri
CORIGLIANO ROSSANO – Da anni la compagnia teatrale Codex 8e9 riempie le piazze e i teatri di tutta Italia. Un successo che sembra inarrestabile, impreziosito da numerosi riconoscimenti, ritirati in giro per lo stivale, e dalle presenze che si registrano in occasione degli spettacoli.
«Una soddisfazione enorme per la compagnia e per quanti ci seguono» ha dichiarato il fondatore e direttore Gianpiero Garofalo, che ci ha raccontato com’è nata, ormai 15 anni fa, l’idea di mettere su una compagnia di teatro amatoriale.
«Tutto nacque per gioco con alcuni amici insieme ai quali partecipavo a progetti teatrali scolastici. Da lì siamo cresciuti, ho studiato e abbiamo deciso di rendere concreta questa passione comune. Dei componenti iniziali, oltre a me, è rimasta solo Filomena Capalbo ma col tempo tanti altri attori e amici si sono uniti alla compagnia».
Da allora varie commedie e numerosi spettacoli sono stati portati in scena. Pensate, la fortunata e riuscitissima commedia Volpi e Galline ha partecipato a circa 90 concorsi vincendoli tutti!
Ma come nasce l’ispirazione per la stesura dei testi e delle storie? «La scrittura è un’arte bizzarra e sorprendente – ci ha spiegato Garofalo. Per giorni e settimane ti ritrovi a scrivere poco o addirittura nulla. Poi, un giorno, arriva l’ispirazione e diventi un fiume in piena. La maggior parte degli spunti arriva da episodi semplici, di vita quotidiana. Sono situazioni-tipo in cui molti si riconoscono, è anche questa la forza delle storie portate in scena».
Ma non solo, per Garofalo tra le cose più importanti, dietro al successo della compagnia, c’è sicuramente lo studio. «Io ho frequentato l’Accademia teatrale. La professionalità è una delle condizioni necessarie per il raggiungimento ed il mantenimento di numeri e obiettivi come quelli che Codex 8e9 ha raggiunto, nel nostro territorio e in tutto il Paese. Un mito che vorrei sfatare, per comprendere anche il successo oltre i confini regionali, è che nel resto d’Italia – sottolinea - non recitiamo in dialetto ma in italiano. Abbiamo messo a punto una tecnica del parlato che ricalca l’accento e consente, così, la comprensione a tutti gli spettatori, senza snaturare la nostra identità».
Un’altra esperienza che vi ha visti protagonisti è stata la collaborazione, avvenuta ormai qualche anno fa, con la compagnia teatrale di Corigliano. Che prova è stata? «È stata un’esperienza bella, positiva e, devo ammettere, ha funzionato. Erano gli anni della fusione e l’esperimento assumeva un significativo particolare. Ricordo che lo spettacolo riscosse un enorme successo: otto volte il tutto esaurito al Metropol, numeri incredibili! Venivamo da esperienze diverse ma abbiamo messo su un progetto davvero vincente con Il primo Primo Cittadino».
E per il futuro? «Tanti progetti e la tournée, ovviamente. Tra i prossimi appuntamenti in programma la XIV Edizione Sipario d’Oro - Città di Corigliano-Rossano Premio “Molino” con il suo, ormai importante e prestigioso, concorso di teatro comico. Noi ci saremo con quattro commedie ed uno spettacolo inedito».
Insomma, tanto lavoro e tante idee in divenire per una delle realtà che, fin dagli esordi, ha saputo cogliere ed intercettare lo spirito di un luogo e dei suoi abitanti, il suo genius loci. Con la loro dedizione e la loro passione hanno raccontato vizi, virtù, forze e debolezze dell’umano, radunando migliaia di persone intorno ad un palco e da noi, sappiamo, non è cosa facile.