Si è insediato il nuovo Procuratore della DDA di Catanzaro Salvatore Curcio
Dal procuratore nazionale antimafia Melillo al neo procuratore capo di Cosenza Capomolla tantissimi i togati che hanno presenziato alla cerimonia tenutasi stamani nel capoluogo di regione

CATANZARO Applausi scroscianti dell’aula e il «benvenuto» del presidente del Tribunale di Catanzaro, Rodolfo Palermo. È iniziata ufficialmente la guida della Distrettuale antimafia del capoluogo calabrese del procuratore Salvatore Curcio, pronto a raccogliere l’eredità di Nicola Gratteri – tra i presenti questa mattina – e del facente funzioni Vincenzo Capomolla.
«Quello di oggi è un giorno importante perché l’ufficio acquista stabilità dopo il grande lavoro svolto da Vincenzo Capomolla, presenza importante per aver garantito continuità con Gratteri e continuità, valore fondamentale che caratterizzerà anche Salvatore Curcio». Così nel corso del suo intervento il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, in occasione dell’insediamento del pm Curcio alla guida della Dda di Catanzaro. Secondo Melillo, infatti, «le istituzioni hanno bisogno di continuità in un rapporto di fiducia con le istituzioni del territorio e i cittadini. La giurisdizione si fonda sull’autonomia dei pm, dobbiamo dirlo perché c’è sempre il rischio di assottigliamento dell’indipendenza dei pm». E Curcio «darà un grande contributo in questa direzione per la sua esperienza, conosce perfettamente i problemi di questo ufficio giudiziario» quindi secondo Melillo «sarà garante della coesione e della collaborazione con altri uffici e garante di un rapporto di fiducia tra istituzioni e forze dell’ordine del cui duro lavoro la magistratura qui è debitrice». Nel corso del suo intervento Melillo ha sottolineato ancora: «Curcio sarà anche garante della continuità della pluriennale stagione di orgoglio della magistratura catanzarese e dell’ottimo rapporto con la DNA, garantita nell’azione di contrasto alla ‘ndrangheta e alla mafia, parole che sono pronunciate troppe poche volte, con la sensazione di mettere ai margini del dibattito la questione criminale che, in Calabria, fa parte della questione meridionale». La ‘ndrangheta, ha sottolineato infine Melillo, è «un potere criminale espansivo anche in altre regioni e in tutto il Paese, fatto non di ostentazione e di violenza, ma di capacità di mimetizzarsi attraverso la frode fiscale e la corruzione» per questo motivo «c’è molto lavoro da fare e Curcio saprà farlo, c’è tutto il sostegno della DNA. Tutto ciò contribuirà ad allontanare stagioni di rivalità, individualismo, tensioni e conflitti e questo aumenterà la credibilità della magistratura». «Ringrazio tutti i magistrati del distretto di Catanzaro – ha concluso Melillo – per me è importante essere qui perché istituzioni e cittadini calabresi devono saper che la Procura di Catanzaro ha un lavoro difficile, ma non sarà sola e avrà sempre il sostegno del mio ufficio».
«Da parte mia e di tutti i colleghi bentornato a Salvatore Curcio, con estrema gioia e il convincimento che ha la capacità di accogliere le consolidate garanzie organizzative create da Gratteri». Così Vincenzo Capomolla, prossimo procuratore capo della Repubblica di Cosenza e facente funzioni alla Dda dopo il trasferimento a Napoli di Nicola Gratteri. «Con orgoglio diciamo che abbiamo lavorato tanto, la sensazione è che la credibilità dell’azione della Procura è cresciuta enormemente come dimostra l’attenzione puntuale e affettuosa della Dna. I colleghi sono ansiosi di lavorare con Salvatore Curcio, un abbraccio virtuale ma grande da parte di tutti i colleghi».
Diversi gli indirizzi di saluto per Curcio. A intervenire anche Giuseppe Borrelli, procuratore di Salerno e già magistrato a Catanzaro in passato: «Per Curcio ho grande affetto e grande stima per le qualità professionali, quando arrivai nel 2009 a Catanzaro fu il fondamentale punto di riferimento nelle indagini contro la ‘ndrangheta». Vincenza Matacera, presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro: «Un caro saluto dal mondo forense, la sua commozione ci fa bene sperare per questo suo ritorno, che è molto apprezzato. La nomina di Curcio è un momento importante per un rinnovato impegno nella lotta per la giustizia». Vittoria Marchianò, del Csm: «Conosco Curcio quasi da sempre, dal concorso fatto insieme, è un collega che sarà una guida efficace per la procura di Catanzaro anche per la sua umanità. Francesco Iacopino, presidente della Camera Penale di Catanzaro: «Grazie al procuratore Curcio per averci invitato, ha la stima di tutti noi. Sappiamo che qui sono forti le esigenze di difesa sociale e c’è il rischio di un affievolimento della tutela dei più deboli, sono certo che Curcio saprà garantire equilibrio tra autorità e libertà. Noi siamo disponibili sempre al confronto e al dialogo». Concettina Epifanio, presidente della Corte d’appello di Catanzaro: «Il procuratore Curcio lo conosco poco ma quel poco è bastato per vedere anzitutto una persona dal cuore grande. Mi fido del mio istinto che mi dice che sarà un grande procuratore». Infine, Giuseppe Lucantonio procuratore generale di Catanzaro: «Al procuratore Curcio auguriamo di fare meglio anche di chi l’ha a preceduto perché si può fare sempre meglio, e per lui parla la sua carriera non solo di pubblico ministero ma anche di apprezzato giudice. Salvatore benvenuto e bentornato».
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