14 ore fa:Disperso in Sila: ritrovato un giovane di 32 anni
17 ore fa:Costituzione e referendum nell'evento di Cgil, Unical e Anpi per gli 80 anni dalla liberazione del Nazifascismo
12 ore fa:Ci hanno tolto pure l'acqua... ma dove vogliamo andare?
15 ore fa:Referendum, parte l’appello di Corigliano-Rossano Pulita
17 ore fa:Mazza (CMG): «Prosopopea sibarita e inerzia crotoniate condannano l'Arco Jonico all'oblio»
12 ore fa:Addio al maestro Longoni: il suo orizzonte mancherà al nostro glocal
11 ore fa:Arpacal pubblica il Report di balneazione 2025: da Cariati a Rocca Imperiale acque eccellenti
16 ore fa:Dalla Regione 2,5 mln per riqualificare i centri storici di Rossano e Corigliano
10 ore fa:Le Arcidiocesi di Rossano-Cariati e Bari-Bitonto insieme in visita a Istanbul
13 ore fa:Antonella Ruggiero super ospite nel borgo arbëreshë di Civita

Farma Trash, tornano completamente liberi il medico Cantafio e la moglie

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - In totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato Francesco Nicoletti, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari ha rimesso in totale libertà il dottore Sergio Cantafio e la moglie Blanariu Petronela, entrambi sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione “Farma Trash”.

Si tratta dell’operazione portata a termine lo scorso mese di novembre che ipotizza l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, compiuta mediante la redazione di false ricette mediche relative a costose specialità medicinali prescritte al solo scopo di percepire il relativo profitto grazie al totale rimborso delle spese da parte del Servizio Sanitario. Secondo la tesi accusatoria, il medico, con l’aiuto della moglie, avrebbe provveduto a redigere le prescrizioni di farmaci attribuendole a suoi pazienti ignari, recapitandole a titolari delle farmacie ritenuti compiacenti, i quali provvedevano a rifornirsi dei farmaci. Una volta ricevuti i prodotti, i farmacisti o i loro collaboratori avrebbero rimosso i bollini identificativi (c.d. “fustelle”) dalle scatole dei medicinali e li avrebbero applicati sulle false prescrizioni al fine di ottenere poi il rimborso da parte del Servizio sanitario nazionale.

Il dottore Cantafio è ritenuto promotore, organizzatore e partecipe dell’associazione a delinquere, contestata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari ai sensi dell’art. 416, commi 1,2,3 e 5 del codice penale nonché di ulteriori 27 imputazioni per reati-fine, per aver in qualità di medico di base del Servizio sanitario nazionale promosso e coordinato l’attività del gruppo criminale e per aver reperito i mezzi necessari alla realizzazione del programma criminoso. 

Il Giudice per le indagini preliminari, nella ordinanza di custodia cautelare in carcere, evidenziava la particolare spregiudicatezza e capacità criminale di Cantafio, la dedizione alle truffe nei confronti del Servizio sanitario nazionale da decenni, anche in territori non appartenenti a questa giurisdizione, la capacità di coordinare, anche senza la propria presenza fisica, tutte le attività più rilevanti dell’associazione e di pianificare i successivi reati, nonché le strategie per superare i controlli e gli imprevisti avvenuti nel corso del tempo, la costante attenzione per l’espansione dei traffici illeciti, anche attraverso il reclutamento di nuovi farmacisti, l’emersa sussistenza di legami con l’estero tali da permettere la spedizione di farmaci fittiziamente prescritti, nonché la commissione di ulteriori rilevantissime truffe anche al di fuori del perimetro dell’associazione. 

Al dottor Cantafio, revocata la misura degli arresti domiciliari, è stata applicata la misura del divieto di esercizio della professione medica per la durata di mesi sei.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.