Atto intimidatorio nei confronti di Ernesto Rapani: imbrattata la vetrina della segreteria di Rossano
Durante la notte scorsa la sede politica del candidato di Fratelli d'Italia al Senato nel collegio uninominale di Corigliano-Rossano è stata presa di mira da vandali. Il candidato: «Ci vuole altro per intimidirmi»
CORIGLIANO-ROSSANO - La campagna elettorale per le Politiche del prossimo 25 settembre, finora andata avanti sullo Jonio con toni a dir poco soporiferi, fa registrare un sussulto. E purtroppo non è una buona notizia. Perché, ancora una volta, a Corigliano-Rossano ai toni aspri e giustificati della politica da periodo elettorale da qualche tempo fanno da contraltare il metodo della minaccia, della maldicenza, della macchina del fango e anche delle intimidazioni. Come quella che stanotte ha subito Ernesto Rapani candidato di Fratelli d'Italia al Senato nel collegio uninominale di Corigliano-Rossano.
Il dirigente del partito della Meloni oggi in corsa per uno scranno nell'aula alta del Parlamento si è ritrovato stamani a dover far i conti con la sorpresa dei vigliacchi che con una bomboletta spray hanno imbrattato la vetrina della sgreteria elettorale di via nazionale a Rossano scalo. Sui vetri un numero 49090000, scritto con un colore arancio e dal significato misterioso.
«È stato un brutto risveglio quello di stamattina» questo il primo commento di Ernesto Rapani che ha annunciato l'accaduto con un post sulla sua pagina facebook. «La mia sede elettorale aperta qualche giorno addietro in via Nazionale, a Rossano, - ha scritto ancora il candidato di Fratelli d'Italia - è stata imbrattata con lo spray. L’autore, ovviamente, ignoto, ha scritto sulla vetrina un numero: 49090000. In tutta onestà non riesco ad immaginare cosa voglia significare o quale messaggio subliminale voglia intendere. Di certo non mi preoccupa. Non sarà un atto vandalico, segnalato con tanto di denuncia alle forze dell’ordine già questa mattina (acquisiranno le immagini degli impianti di videosorveglianza), a preoccuparmi o intimorirmi».
Rapani ricorda anche quando, da assessore all'Urbanistica dell'allora comune di Rossano «anteponendo gli interessi primari della città, per ben due volte sono stato oggetto, quella volta sì, di intimidazioni con l’incendio di due auto. Allora - ricorda - non ho indietreggiato di un solo millimetro. Oggi non ho motivo di impensierirmi ed anzi sono disponibile al confronto con chiunque. E statene certi, senza alcun indugio proseguirò nella mia mission politica combattendo tutti i giorni per i diritti dei calabresi. Fratelli d’Italia - conclude - è pronta a governare l’Italia».