Corigliano-Rossano, ancora arresti per droga: in manette due quarantenni
Continua senza sosta e in modo capillare l'azione degli agenti di Polizia giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano contro il narcotraffico e lo spaccio
CORIGLIANO-ROSSANO - lo scorso martedì 7 settembre personale dipendente la Squadra di Polizia giudiziaria, nel corso di un servizio di controllo finalizzato alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti, effettuato nell'area urbana di Corigliano, a seguito di attività info-investigativa e grazie ad appositi servizi di osservazione, controlli e pedinamenti, ha tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio Z.A. classe 81 e M.F.S. classe 78.
Nello specifico attorno alle 16, più equipaggi di polizia giudiziaria effettuavano un servizio di appostamento nelle corrispettive abitazioni dei due attestati.
Alle successive ore 16.30 giungeva sotto la propria abitazione, a bordo di un autovettura modello “Renault Clio”, il Z.A. accompagnato dal M.F.S.. Il Z.A. dopo aver spento l’auto, si dirigeva dietro la propria abitazione per poi ritornare vicino l’auto e consegnare nelle mani del M.F.S. un involucro di colore marrone per poi riprendere la guida e dileguarsi. Considerata l’azione fulminea, il personale dipendente non riusciva a fermare i due a bordo dell’autovettura ma del tutto dava immediata notizia ad un secondo equipaggio posizionato sotto casa del M.F.S.. Infatti poco dopo, l’auto segnalata giungeva nei pressi dell’abitazione del M.F.S. il quale scendeva dall’auto per dirigersi verso la porta d’ingresso, dove ad attenderlo ci stava una terza persona tale M.P., conosciuta come noto assuntore di sostanze stupefacenti. I due facevano così ingresso nell’abitazione.
Nell’immediatezza si procedeva ad un controllo all’interno di predetta abitazione, dove a seguito di perquisizione domiciliare veniva rinvenuto l’involucro di colore marrone risultante contenere circa 5 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina. Pochi minuti dopo veniva rintracciato anche il Z.A., ritornato presso la propria abitazione dove però la perquisizione domiciliare dava esito negativo, ma consentiva di rinvenire nel giardino delle adiacenze di essa del materiale utile al confezionamento uguale a quello contenente l’eroina in precedenza rinvenuta nella dimora del M.F.S.
Dell’avvenuto arresto veniva notiziato il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari il quale disponeva che gli arrestati fossero sottoposti alla custodia cautelare degli arresti domiciliari.