Cosenza, ventiseienne maltratta genitori e sorella: allontanato con misura cautelare coercitiva
È successo nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha allontanato il giovane per maltrattamenti in famiglia
COSENZA - Nel pomeriggio di ieri, la locale Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare, emessa in data 26 aprile 2021 dal Gip presso il Tribunale Ordinario di Cosenza Dottore Piero Santese su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Dottore Mario Spagnuolo, a carico di un 26 enne, di Cosenza, ritenuto responsabile del delitto di cui all’art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia), nei confronti dei genitori e della sorella.
In particolare le indagini hanno permesso di ricostruire le ripetute violenze fisiche e minacce poste in essere dall’uomo, rese ancora più gravi dall’abuso di sostanze alcoliche che ne aumentavano l’irascibilità al punto da rendere il vissuto quotidiano della famiglia un vero e proprio calvario.
Le vittime, ancora, hanno raccontato che l’odierno indagato, al culmine di accesi diverbi, era giunto sino a sputare in faccia alle stesse, umiliandole in tutti i modi oltre che proferendo al loro indirizzo frasi denigratorie condite da serie minacce di morte.
L’esperienza del personale della 3° Sezione “Reati contro la persona, reati contro i minori e reati sessuali” della Squadra Mobile ha consentito agli investigatori di aiutare il nucleo familiare a superare le paure che lo attanagliavano, tanto che raccontavano le violenze subite, facendo sì che si potesse intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico del cosentino, che, rassegnati alla competente A.G., hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo della misura cautelare in argomento.
(Fonte immagine LeS Polizia)