4 ore fa:Presentato a Cosenza l'evento Slow Beans nel Pollino
1 ora fa:All'Unical la Console Generale degli Stati Uniti a Napoli, Tracy Roberts-Pounds
2 ore fa:Trasferimento di reparti da Corigliano a Rossano, Caravetta replica a Madeo: «Faccia solo il presidente del Consiglio»
5 ore fa:L'associazione "Matarangolo" dona al comune di Acquaformosa un defibrillatore
3 ore fa:Rapani propone di estendere il frecciarossa Milano Centrale - Metaponto fino a Sibari
5 minuti fa:Frecciarossa per Milano, Garofalo: «Non arretramento di un treno già in esercizio, ma l'istituzione di uno nuovo»
4 ore fa:Operatori Socio Sanitari, la proroga delle graduatorie "esclude" l'Asp di Cosenza: «Ingiustizia sociale»
3 ore fa:Riparte da Crosia la nuova edizione di Ecoross Educational
35 minuti fa:«In attesa del Nuovo Ospedale di Insiti, non si devono lasciare nel limbo i presidi esistenti»
1 ora fa:Nasce Paludinsieme, un open day periodico per quanti vorranno visitare questo luogo suggestivo

Cariati, Sero va a casa: "Pd, che grande delusione"

1 minuti di lettura
«Il Pd è stata la più grande delle mie delusioni, perché non lo ritengo più un partito di sinistra; è saldamente occupato e non ha più democrazia interna». Sono parole di fuoco quelle pronunciate da Mario Sero, per anni esponente di punta del Pd di Cariati, più volte candidato a sindaco, dopo avere ricoperto la carica di assessore comunale e capogruppo. Perché ha aspettato questo momento per dimettersi da consigliere comunale? «Avrei dovuto farlo all’indomani delle elezioni comunali del 2011, ma sono certo che nessuno avrebbe compreso. La sconfitta elettorale, l’umiliazione e lo schiaffo politico assestatomi alle ultime competizioni amministrative, non mi consentono di proseguire oltre e pertanto è giusto e doveroso arrendermi per rispetto sia del dato elettorale, che di me stesso». Come ha vissuto gli ultimi tre anni da consigliere comunale? «In questi anni ho svolto il mio compito denunciando sempre il malaffare. Alla fine mi sono arreso, perché le mie lotte non hanno prodotto nulla ed è giusto prendere atto del fallimento. Quando, per più di una volta, non si riesce a vincere le elezioni è giusto farsi da parte e lasciare spazio ad energie fresche: questo ho inteso fare, in estrema solitudine, resistendo alle pressioni in senso contrario». Perché si è dimesso dal Pd del quale è stato più volte candidato sindaco? «Ho restituito la tessera del Pd, oltre due anni addietro, quando il Pd nazionale, in accordo col Pdl, ha privilegiato il Tribunale di Castrovillari e quello di Paola decretando, di fatto, la chiusura di quello di Rossano. Ma questo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Oltre a questo, può dirci qualche altra motivazione più squisitamente politica o di partito? «Restituire la tessera dopo 33 anni di militanza non è né semplice né facile. Mi ha sempre appassionato la politica, ma debbo constatare di non trovare interlocutori con i quali confrontarmi o condividere le mie idee rigorosamente e sfacciatamente di sinistra: sono stanco di predicare in un deserto di uomini e di idee». Non teme che qualcuno potrebbe accusarla di codardia? «Spero proprio di no, perché in tanti anni di militanza politica e amministrativa, mi sono sempre battuto in difesa dei diritti dei più deboli, sono rimasto sempre fedele ai miei ideali, sono rimasto sempre libero e non ho mai asservito la mia coscienza se non al compimento del proprio dovere morale, politico, professionale».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.