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Violenza di genere, ecco i «numeri della vergogna» in Calabria

3 minuti di lettura

CATANZARO - «Sia nel Paese che in Calabria i numeri della violenza sulle donne sono allarmanti e non più tollerabili. Contro la violenza sulle donne c'è molto da fare. Nel mondo circa il 35% delle donne ha subito violenza sessuale almeno una volta nella vita. Dati e "numeri della vergogna" che vedono anche la Calabria contare le sue vittime. Senza tenere conto di quel cosiddetto "numero oscuro" rappresentato dalla miriade di episodi di soprusi e violenze che non vengono denunciati dalle vittime. Nel ribadire la disponibilità del Consiglio regionale della Calabria a mettere a disposizione, in questa battaglia di civiltà, le proprie prerogative legislative, auspico che ogni impegno su questo fronte possa trasformarsi in azioni tangibili». 

L'ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso,  in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 

Ma di quali dati stiamo parlano? Andiamo ad analizzarli passo passo, iniziando proprio da quelli che identificano i cosiddetti “reati spia”, quei reati che sono considerati dal Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno «possibili indicatori di una violenza di genere, in quanto verosimile espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna». 

Per quanto riguarda lo stalking, in Italia nell’anno 2022 si sono registrate 17259 denunce, dato in diminuzione rispetto a quello dell’anno precedente. A livello regionale l’incidenza (registrata su 100.000 residenti) del reato di Atti Persecutori nell’anno 2022, risulta più elevata in Campania. In questa triste classifica la Calabria si posiziona al quarto posto dopo Sicilia e Puglia con il 36,44%

Va leggermente meglio per quanto riguarda i maltrattamenti contro familiari e conviventi. In Italia nell’anno 2022 si sono registrate 23196 denunce, dato in diminuzione rispetto all’anno precedente. A livello regionale l’incidenza (registrata su 100.000 residenti) del reato di Maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.), nell’anno 2022, evidenzia la Campania, la Sicilia e l’Emilia Romagna le regioni con la più elevata incidenza; la Calabria resta comunque sopra la media nazionale. Fa sicuramente riflettere che le vittime di questo reato sono di genere femminile per l’81% e di genere maschile il 19%.

Per quanto riguarda le violenze sessuali, in Italia nell’anno 2022 si sono registrate 5638 denunce, dato in aumento. Rispetto agli anni precedenti. In questo caso la Calabria evidenzia i valori d’incidenza più bassi (Con il 6,61%). Anche in questo caso le vittime di questo reato sono di genere femminile l’91% e di genere maschile il 9%.

La cosiddetta legge “Codice rosso” (legge 19 luglio 2019 N.69) ha introdotto altri tipi di
reato: deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (genere femminile 28%, di genere maschile 72%); violazione ai provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa(genere femminile 82%, di genere maschile 18%); costrizione o induzione al matrimonio ( genere femminile 79%, di genere maschile 21%) ; diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti genere femminile 73%, di genere maschile 27%).

Per quanto riguarda questi reati, il Sac (Servizio Analisi Criminale) purtroppo non fornisce la mappatura su base regionale. 

Antonio Gioiello nella sua ricerca "Il Femminicidio in Italia (Armando Editore, 2023)" propone una definizione di femminicidio e secondo i suoi dati relativi ad una ricerca le donne vittime di femminicidio in Italia sono state n. 109 nel 2018, n. 94 nel 2019, n. 98 nel 2020, n. 103 nel 2021 e n. 95 nel 2022. Secondo questa ricerca, nei cinque anni considerati dal 2018 al 2022, a livello regionale l’incidenza dei femminicidi (registrata su 100.000 donne residenti, dati ISTAT) è stata più alta in Trentino Alto Adige, Liguria ed l’Emilia Romagna; la Calabria (0,33) comunque sopra la media nazionale.

Il confronto tra la realtà calabrese e le altre regioni italiane evidenzia un quadro non confortante.

La Calabria è sopra la media nazionale per i “reati spia” di Stalking e Maltrattamenti contro familiari e conviventi e per i femminicidi; mentre è sotto la media nazionale per reato di Violenze sessuali. 

Per i dati Istat sugli accessi ai pronto soccorso per motivi di violenza la Calabria è tra i più
bassi indici di incidenza d’Italia, ma, secondo la stessa nota ISTAT, i dati della Calabria non sono correttamente pervenuti.

Questi riscontri portano a considerare che il fenomeno della violenza sulle donne in Calabria sia molto diffuso e grave. L’indice di femminicidi (0,33) superiore a quello italiano va considerato come un indicatore della insufficienza del sistema di prevenzione, sostegno e protezione della donna e dei figli/e.

Dal 2018 al 2022 in Calabria ci sono stati 16 femminicidi (A. Gioiello, Il femminicidio in Italia, Armando editore 2023); nella provincia di Cosenza n. 7; nella provincia di Catanzaro n. 4; nella provincia di Crotone n. 1; nella provincia di Vibo Valentia n. 1; nella provincia di
Reggio Calabria n. 3. Negli stessi anni 2018 – 2022 i minori orfani di femminicidio sono stati 4.

Un fenomeno preoccupante, che colpisce tutte le provincie calabresi, con una incidenza maggiore nella provincia di Cosenza. Inoltre, l’indice di femminicidio in Calabria è superiore alla media nazionale ed è superiore alle altre regioni del Sud.

Ed è un dato che non differisce da quello dello stesso periodo dei cinque anni precedente 2013 – 2017, nel quale le vittime di femminicidio furono n. 17.

Pertanto, se si dovesse tenere conto solo di questo parametro, si evidenzia una sostanziale invarianza in Calabria del fenomeno della violenza sulle donne negli ultimi 10 anni.
 

(Dati estrapolati dalla Relazione delle attività dell'osservatorio regionale sulla Violenza di Genere, marzo 2023)

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.