Vaccarizzo ragiona da grande e segna il passo sul turismo: nasce il brand "Vakarici. Il salotto diffuso"
Il borgo arbëreshë trasforma la sua eredità culturale in un potente strumento di innovazione turistica, creando un modello esperienziale che intreccia identità, inclusività e sviluppo sostenibile nel cuore della Calabria del nord-est
VACCARIZZO ALBANESE - Un piccolo borgo Arbëreshe che segna il passo e insegna al territorio come fare turismo, partendo dall'essenziale, da quello che c'è ed è straordinariamente unico. È il valore della consapevolezza, sconosciuto a molti alle latitudini della Calabria del nord-est, che a Vaccarizzo diventa valore assoluto e traccia la strada per una stagione di promozione mirata a far diventare quel piccolo centro, abitato dalle popolazioni dell'esodo medievale albanese, una delle destinazioni di rilievo dell'intera regione. Fantasia o concreta aspirazione? Sarà il tempo a dirlo. Certo è che Vaccarizzo, la sua Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Pomillo e l'intera cittadinanza, stanno lavorando per questo e sabato scorso hanno segnato il primo, importante, passo di questo affascinante percorso con la presentazione del brand turistico esperienziale "Vakarici. Il Salotto Diffuso".
L’evento di presentazione, tenutosi nel museo delle statue di piazza Scura lo scorso sabato 17 agosto, ha acceso i riflettori su una realtà in grado di trasformare l’antico patrimonio culturale arbëreshe in un catalizzatore di innovazione turistica che può funzionare 365 giorni l’anno. Strategia di marketing, brand e anche una nuova collezione tessile Mid Pop Design, incentrata sui Marcatori Identitari Distintivi degli Arbëreshe, che completa questa operazione di rinascita culturale.
L'inaugurazione di "Vakarici. Il Salotto Diffuso" - inserito nel contesto del settimo Fish Festival, un tripudio di tradizione e innovazione - ha visto la partecipazione di artigiani, economisti, e istituzioni, che hanno preso parte al talk condotto dal direttore dell'Eco dello Jonio, Marco Lefosse, conclusosi con il bellissimo e travolgente monologo dell'attrice Annalisa Insardà Dov'è Calabria, è poesia. L'evento è stato organizzato in partnership con Amaro Bizantino - Perla di Calabria e Torrefazione Caffè San Vincenzo di Corigliano-Rossano. Il sindaco Antonio Pomillo ha guidato questo viaggio che ha radici lontane — questo progetto è stato seminato ormai da quasi un decennio — partendo da una visione comune che si concretizza nel recupero delle identità locali e nell’adozione di strategie innovative.
Non solo un nome, ma un vero e proprio manifesto culturale disegnato dalla mente vulcanica e mai doma di Lenin Montesanto e dall'ingegnoso lavoro grafico di Roka Produzioni. "Il Salotto Diffuso", infatti, rappresenta una proposta esperienziale e multisensoriale destinata a influenzare l’intero territorio dell'Arberia e a proporsi come modello e concetto di ispirazioni per qualsiasi territorio che voglia iniziare a fare turismo partendo dalla sua identità. Ed è così che per Vaccarizzo, gli elementi del borgo, come le piazze e i vicoli pavimentati con pietra locale, diventano spazi di socializzazione e narrazione culturale, antagonisti dell’oicofobia che spesso affligge le piccole comunità. Tant'è che questo format non si limita a essere una cornice per eventi ma promuove un nuovo modo di vivere il borgo in inclusività e condivisione.
Ad impreziosire il lancio del brand, dicevamo, l’innovativa linea tessile ideata dall’architetta Francesca Felice, che celebra con stile e una ventata di freschezza il patrimonio culturale degli Arbëreshe. La collezione presenta borse uniche ispirate al condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg, simbolo di resistenza e identità, utilizzando colori e pattern che richiamano l’Arberia e l’Albania. Questi prodotti, realizzati in collaborazione con la Tessitura Bossio, uniscono passato e presente, spingendosi verso un futuro di orgoglio e appartenenza. Ma la linea Mid Pop, che ha già avuto successo per la collezione lanciata nelle settimane scorse sulla valorizzazione dei marcatori identitari distintivi (MID appunto) di Corigliano-Rossano e Sybaris, mira ora a creare uno storytelling immersivo e coinvolgente di tutta la Calabria, contribuendo sia alla crescita economica che alla riscoperta delle radici locali.
Travolgente, inoltre, l'intervento del Papàs Elia Hagi che ha sottolineato come le dinamiche di socialità descritte nel nuovo brand trovino eco nel concetto di gjitonia, quel modo di fare comunità tipico e unico nel mondo degli arbereshe e che fu già osservato nel 1915 dallo storico narratore Norman Douglas nel suo diario Old Calabria.
Ma "Vakarici. Il salotto diffuso", dicevamo, mira a creare e rendere più forte la consapevolezza sul turismo, non più come elemento gestito in forma spesso amatoriale ma una vera occasione professionalizzate. Del resto – ha condiviso l’economista Lilia Infelise, apprezzando la giusta direzione di metodo intrapresa da Vaccarizzo Albanese – senza visioni, come quella sottesa a Vakarici Il Salotto Diffuso, è difficile creare progetti. Più che di strade necessita di collegamenti digitali e – ha risposto alle provocazioni del direttore Lefosse – a differenza di quanto sostiene ad esempio l’ex presidente Inps Pasquale Tridico nel suo ultimo saggio, il turismo è un sistema complessivo di ospitalità (non necessariamente vacanza) con un impatto economico globale rilevante, generando 319 milioni di occupati ed un contributo enorme al Pil mondiale con 1,7 trilioni di dollari di entrate. È moltiplicatore di sviluppo e driver di sostenibilità e di responsabilità.
Sulla stessa linea dell'opportunità anche Antonello Rispoli, project manager del programma regionale Mid I Start Up. Complimentandosi con il Sindaco Pomillo per la visione e la strategia intrapresa, nel suo intervento (che ha annunciato il nuovo record di 1000 attività aperte con Yes I Start Up nel prossimo mese di settembre) ha colto l’occasione per sottolineare come nella stessa direzione la Regione Calabria, attraverso il Presidente Occhiuto e l’iniziativa dell’assessore regionale alle minoranze linguistiche Gallo, ha messo in campo importanti opportunità per creare posti di lavoro e vivere in destinazioni come Vaccarizzo Albanese, come i recenti bandi per promuovere residenzialità, smart working e start up nell'entroterra.
Con l’hastag #iostobeneavakarici a fare da vessillo, Vaccarizzo Albanese non è più solo un borgo da visitare, ma un paradigma di come storia, cultura e innovazione possano coesistere in un equilibrio affascinante. Un piccolo comune che, guidato dall’intraprendente sindaco Pomillo, punta con orgoglio ad affermarsi come polo di attrazione continuo, dove tradizione e futuro danzano insieme sotto il cielo di Calabria.