Contro la violenza sulle donne, le scuole di Corigliano-Rossano fanno sensibilizzazione
Iniziative in tanti istituti. Momenti simbolici e significativi all’Itas-Itc dove il flashmob dei ragazzi è un grido di speranza, mentre alle scuole primarie di Frasso il No ad ogni violenza è passato tra disegni e poesie
CORIGLIANO-ROSSANO – La speranza contro ogni tipo di devianza e violenza passa attraverso le nuove generazioni. A Corigliano-Rossano, che vive da sempre con le piaghe profonde della violenza di genere e che vede spesso soccombere la donna, il termometro della sensibilità sembra essere ogni anno in crescita. E questo grazie alla presenza costante sul territorio delle Forze dell’Ordine, grazie al lavoro costante di associazioni e presidi sociali che intervengono sulla prevenzione, ma anche grazie alle scuole dove – finalmente – l’educazione e il rispetto verso la donna fanno ormai parte di quello che è il processo formativo.
Nell’ultimo week-end, durante il quale è stata celebrata la Giornata contro la Violenza sulla Donna, sono state tantissime le iniziative che hanno interessato gli istituti scolastici della terza città della Calabria. Due in particolare hanno interessato l’area urbana di Rossano e coinvolto centinaia di ragazzi e docenti.
Nell’area antistante alla sede dell’Itas-Itc di Via Nazionale, lo scorso venerdì 25 novembre, un presidio gioioso e spontaneo degli studenti che hanno colorato di rosso gli spazi didattici con palloncini e slogan. “Si può amare da morire, ma morire d’amore no” uno tra i tanti che campeggiava sul cancello d’ingresso. E poi quelle scarpette rosse, sistemate ordinatamente sulle scalinate dell’androne d’ingresso alla scuola; e ancora saggi e confronti, momenti musicali e letture. Tutti con un unico filo conduttore: ripudiare la violenza di genere e coltivare un nuovo amore verso la donna ma anche verso chi è considerato più debole. Una lezione di vita, all’aria aperta, voluta e coordinata dalla dirigente scolastica Anna Maria Di Cianni che ha visto in campo gli interventi di tante voci autorevoli. Al dibattito, moderato dall’avvocato Graziella Algieri e dalla docente Rossella Scaramuzza e intervallato da momenti musicali curati dal prof Antonio Ungaro, sono intervenuti l’assessore al turismo del comune di Co-Ro, Costantino Argentino e i consiglieri comunali Rosellina Madeo e Francesco Madeo e, ancora, un pool di esperti di quel mondo che contrasta la violenza di genere dalla psicologa dell’Asp di Cosenza, Sabina Turone, gli avvocati Natale Morrone, Simona Vitale e Antonio Carmine Marchese.
Contemporaneamente, a contrada Frasso, nel plesso scolastico dell’istituto comprensivo Rossano 1, diretto da Mauro Colafato, i piccoli alunni della primaria si sono cimentati, grazie all’impegno del corpo docente, in progetti e momenti di sensibilizzazione. I bimbi hanno proposto installazioni simboliche, cartelloni ed elaborati. Un solo grido che ha unito tutti i piccoli studenti: “Stop alla Violenza sulle donne”. E poi tanti cartelloni, disegni e cuoricini rossi affissi lungo tutto il perimetro della scuola con un colpo d’occhio di grande impatto. Bellissima e struggente la poesia di una bambina, Rosanna Madeo, che riportiamo di seguito:
Le donne sono l'essere più bello che esista,
con il loro amore scaldano il mondo.
Con la loro forza vincono le battaglie.
La donna dà gioia, anche quando vorrebbe piangere.
La donna è amore, perché il suo cuore è immenso.
La donna è vita, perché dà la vita.
Le donne siamo noi, le nostre mamme, zie, cugine, nonne.
Le donne con sacrifici, senza mai lamentarsi costruiscono il futuro e sono felici, con poco.
Grazie all'amore i loro occhi brillano come le stelle.
Il mondo ha bisogno delle donne e nessuno può permettersi di fargli del male. Nessuno ha il diritto di ucciderle.
Le donne, hanno bisogno di amore, libertà, rispetto e non di VIOLENZA!