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Spoke Co-Ro, stop viaggi speranza per pazienti oncologici: in arrivo una figura esclusiva per terapie

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – C’è un’importante novità per i pazienti oncologici in cura presso lo spoke di Corigliano-Rossano. A partire dalla seconda decade di settembre, l’unità operativa guidata dal dottore Pomillo avrà nelle sue disponibilità un infermiere specializzato che sarà destinato esclusivamente alle cure chemioterapiche e nello specifico all'installazione del catetere venoso.

Il commissario dell'Asp di Cosenza, Antonello Graziano

Questo è quanto disposto dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, con un apposito provvedimento che mira a tamponare quella che negli ultimi mesi era diventata una emorragia nel contesto di un servizio sanitario essenziale all’interno dei presidi ospedalieri della grande città jonica.

«Con questa azione – dice il commissario Graziano - azzeriamo la migrazione sanitaria dei pazienti oncologici bisognosi di chemioterapia, dallo Jonio verso altri ospedali della provincia, soprattutto Castrovillari».

Ad oggi, infatti, molti utenti chemioterapici della Sibaritide per poter accedere alla terapia sono costretti a spostarsi, attraverso strade da terzo mondo e spesso spendendo molti soldi per noleggiare automediche private, in altri centri, lontani da casa perché all’ospedale “Giannettasio” manca una figura paramedica idonea capace di installare i particolari cateteri venosi che occorrono per questo tipo di cura.

«Fra qualche giorno questo infermiere – precisa ancora Graziano - opererà con piene funzioni nel presidio ospedaliero. È stato già individuato e assegnato all’unità operativa e ora, prima di essere inserito nel nuovo servizio, dovrà effettuare una formazione specialistica presso l’Uoc di Rianimazione».

«Colmare i gap del servizio sanitario nella Sibaritide»

«Si tratta – aggiunge ancora il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza – di un provvedimento importantissimo che rientra nel solco di quell’azione radicale avviata dall’Asp per colmare i gap della sanità nella Sibaritide. Il nostro obiettivo – sottolinea ancora – è quello di umanizzare il servizio sanitario pubblico».

La riorganizzazione dei pronto soccorso dello spoke di Co-Ro

E a questo mirerebbero le diverse azioni messe in campo negli ultimi tempi. Graziano, infatti, ritorna ancora sulla questione dei Pronto soccorso di Corigliano-Rossano. «Entro il 16 di settembre  - dice il numero uno di via degli Alimena – i cinque nuovi infermieri saranno operativi all’interno del reparto. Entro quella data, inoltre, crediamo di poter consegnare i lavori di riqualificazione del reparto di primo intervento del “Giannettasio” (quelli del “Compagna” sono già stati consegnati) di cui è stato interessato il presidio e che restituiranno un’area triage più ampia e confortevole destinata anche ad effettuare terapie estemporanee ai pazienti».

Non solo, ci sarà anche una riorganizzazione in termini di prestazione. «Il nostro obiettivo nel breve tempo è quello di individuare una figura medica che si occupi esclusivamente dei codici bianchi, così da smaltire in brevissimo tempo le code al pronto soccorso e consentire, così, allo staff medico ed infermieristico con serenità e lucidità».

Questo per far sì che il Pronto soccorso non resti – come lo è ora – un piccolo ospedale generale all’interno di un ospedale spoke ma «che sia – precisa Graziano - una efficiente “stazione” di cura e passaggio per gli utenti. A chi non ha necessità di ricovero una diagnosi dettagliata ma veloce e cure a casa; a chi, invece, arriva con patologie d’urgenza o che meritano approfondimenti specialistici, percorsi dedicati. Un organizzazione più efficace  - sostiene il commissario Asp – per evitare che non si crei quel pericoloso effetto imbuto che blocca la catena delle prestazioni mediche».

Inoltre, per evitare situazioni critiche di stress e aggressioni al personale medico «abbiamo fornito il Pronto soccorso di un circuito chiuso di videosorveglianza attiva che consentirà ai medici di osservare in tempo reale quanto avviene nella sala d’attesa del Ps ed eventualmente intervenire in tempo reale grazie anche all’ausilio della vigilanza il cui servizio è stato nuovamente ripristinato h24».

Riguardo ancora al reparto di Oncologia...

Abbiamo raccolto la precisazione del direttore facente funzioni dell'unità operativa di Oncologia dello spoke di Corigliano-Rossano, Angelo Pomillo, rispetto alla questione dell'installazione dei cateteri venosi centrali (P.Ic) che riportiamo integralmente. 

«Nessun paziente va a fare la chemio a Castrovillari; i pazienti sono (ahimè) costretti ad andare a Castrovillari per il servizio di impianto del PIC. Le faccio notare che i dispositivi PIC fino a Marzo 2022 venivano installati nell’ospedale di Rossano, nel reparto di rianimazione. A causa di mancanza di personale infermieristico hanno bloccato questo servizio e noi ci siamo rivolti a Castrovillari. Inoltre, i nostri infermieri sono preparati e perfettamente in grado di effettuare le chemio (lo fanno da oltre 20 anni). Di fatto, i pazienti non si recano a Castrovillari al reparto di oncologia, bensì a quello di rianimazione per poi iniziare le chemio presso il nostro reparto!»

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.