Anche all’Unical arriva la Telemedicina: “Ascolto e intervento medico online”
Il progetto si propone inoltre di monitorare eventuali effetti collaterali del vaccino e analizzare il comportamento degli utenti nell’approccio alla telemedicina. Si potrà accedere tramite l’app Smartcampus dal 2 febbraio al 31 marzo
RENDE - Un servizio di ascolto e teleconsulto medico per individuare casi sospetti di Covid-19. È uno degli obiettivi del progetto di ricerca “Ascolto e intervento medico Unical on line (AS_MED_UNICAL_ONLINE)”, avviato dall’Università della Calabria e finanziato dal Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR) del ministero dell’Università e della Ricerca.
Il progetto - che si propone inoltre di monitorare eventuali effetti collaterali del vaccino e analizzare il comportamento degli utenti nell’approccio alla telemedicina – interesserà in questa prima fase la comunità universitaria.
A partire da oggi, 2 febbraio, e fino al 31 marzo, studenti, docenti e personale Unical possono accedere al servizio tramite l’app Smartcampus, già utilizzata in ateneo per il tracciamento degli accessi alle strutture (e dei contatti, quindi, in case di contagio) e la verifica del green pass. Smartcampus è disponibile in versione web e mobile, scaricabile dai principali store. Per utilizzare il servizio di teleconsulto e partecipare al progetto è necessario aggiornare l’app (versione 3.2.0): gli utenti riceveranno una notifica sull’applicazione. Una volta aggiornata l’app ed effettuato l’accesso con le credenziali d’ateneo, gli utenti Unical potranno entrare in contatto con il Centro di Ascolto medico on line Unical in pochi passaggi.
Il servizio di telemedicina – Alla progettazione di una piattaforma di consultazione e comunicazione sanitaria in modalità e.health hanno collaborato i Dipartimenti di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione e di Ingegneria informatica, modellistica, elettronica e sistemistica e il Centro Sanitario d’ateneo. Il servizio è stato poi implementato su Smart Campus, con il supporto degli spin off che hanno sviluppato l’app, così da rendere più facile l’accesso alla comunità universitaria, che è il campione del progetto in questa fase.
Per usufruire del servizio di teleconsulto medico l’utente dovrà rispondere a un breve questionario – in cui potrà indicare perché sospetta un contagio da Covid 19 e gli eventuali sintomi riscontrati – e dare il proprio consenso al trattamento dei dati. Dopo la compilazione del questionario, sarà contattato ai recapiti forniti da un medico abilitato, dal lunedì al venerdì (dalle 9 alle 11 e 30), per effettuare tutte le verifiche del caso, senza spostarsi da casa.
Raccolta dati sui vaccini – Nell’ambito del progetto, sarà anche possibile partecipare alla raccolta dati, per finalità di studio e ricerca, relativi alla campagna di vaccinazione anti Covid. L’utente, in forma anonima, potrà rispondere a una serie di domande sul vaccino ricevuto, segnalando eventuali effetti indesiderati riscontrati e il risultato del dosaggio anticorpale (nel caso vi si sia sottoposto dopo la vaccinazione).
Questionario di ricerca sociale – Sempre tramite l’app sarà possibile anche partecipare a un’indagine di ricerca sociale, a cura del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, rispondendo, anche in questo caso in forma anonima, a una serie di domande che aiuteranno ad analizzare le scelte e i comportamenti della comunità universitaria nell’approccio ai servizi di telemedicina.
A conclusione della fase di sperimentazione, il ministero dell’Università e della Ricerca permetterà agli atenei, sulla base della rilevanza dei risultati conseguiti, la partecipazione competitiva allo sviluppo di una seconda fase da estendere sul territorio, importante per facilitare l’assistenza alla persona e la tutela della salute collettiva nella realtà calabrese.
(Fonte unical, foto corriere)