SS106, sempre più concreta la progettazione sulla Crucoli-Kr-Cz: la Sibaritide ora rischia il sorpasso
La nuova ipotesi di tracciato incassa l'OK dei sindaci del crotonese che ora chiedono alla Regione Calabria di superare la fase di dibattito pubblico per accelerare i tempi e arrivare subito alla fase definitiva: sanno che il momento è adesso
CORIGLIANO-ROSSANO - Ormai sono mesi che lo diciamo (e scriviamo): la partita sulla nuova statale 106 si gioca sui tempi. L'intenzione dichiarata del Governo e anche della Regione Calabria è quella di ammodernarla tutta da Sibari a Catanzaro, non fosse altro perché per investire ogni anno sole spese di manutenzione e messe in sicurezza a macchia di leopardo, alla lunga ci vorrebbe una tombola!
In questo particolare momento storico, di transizione, in attesa che vengono assestate le risorse e meglio definiti gli stanziamenti dei diversi canali di finanziamento la certezza è il plafond disponibile: un tesoretto di 884milioni di euro (perché già previsti nel Contratto di Programma 2016-2021) per la SS106 ionica. Rappresentano pochi soldi per ammodernare tutto il tratto dal Canale degli Stombi fino al bivio di Simeri Crichi (per il quale ci vorrebbero circa 4 miliardi di euro) ma potrebbero essere la svolta per iniziare a costruire concretamente la nuova strada.
Ora bisognerà solo capire se si partirà da Sud (Catanzaro) o da Nord (Sibari).
Una certezza in tal senso sono i progetti definitivi. Chi prima arriva, meglio alloggia (lo scrivevamo qui Occhiuto batte i pugni sul tavolo del governo: «Ora i soldi per la Statale 106»). Il lotto della Sibari-Co-Ro, denominato CZ388, è quello più avanti di tutti in quanto a progettazione ma sembra non godere della "stima" del territorio. E questo, in realtà, potrebbe non essere un problema (in quanto l'opera è commissariata) ma le volontà della politica - si sa - è quella che in ultimo determina tutto. Nessuno mai realizzerebbe un'opera pubblica senza avere il beneplacito del territorio, soprattutto se attorno a quell'opera si addensano le nubi dello scontro politico. Meglio evitare!
Se poi, a questo si aggiunge che altri territori, pur essendo il ritardo sulla progettazione definitiva, potrebbero bruciare tutte le tappe e arrivare in pole, ecco che il sorpasso è materializzato e la sconfitta servita al fotofinish. Ed è quello che oggi rischiano proprio Corigliano-Rossano e la Sibaritide. Adesso, infatti, anche i sindaci dell'alto crotonese (nei mesi scorsi era toccato ai primi cittadini del basso crotonese) hanno apposto la firma sull'ipotesi di progetto di ammodernamento della Crucoli-Crotone per andare a completare le fasi del Piano di fattibilità tecnico-economica (il vecchio progetto preliminare). Non solo, tutti i comuni interessati da questi nuovi 50 km hanno già approvato ognuno una specifica delibera comunale con la quale hanno chiesto alla Regione Calabria di superare la fase di dibattito pubblico, al fine di snellire ed accelerare le fasi di realizzazione dell’opera.
Vogliono fare presto perché hanno capito che il momento per "battere il ferro" è adesso.
Cosa succede, invece, nella Calabria del nord est? Sappiamo che Anas sta andando avanti con i rilievi tecnici e geologici lungo il cosiddetto "corridoio ferroviario" così come previsto dall'ipotesi di tracciato della Sibari-Co-Ro da tramutare in progetto definitivo. Ma mentre i tecnici vanno avanti e presto potrebbe essere convocata la Conferenza dei Servizi decisoria (come da cronoprogramma) la politica pensa ad alternative più o meno valide da contrapporre alla proposta Anas. Di suggerimenti concreti, però, da quanto sappiamo, al momento non ce ne sono.
Pare addirittura che alcuni abboccamenti, non smentiti dallo stesso vicesindaco Salimbeni durante l'ultima puntata dell'Eco in Diretta (guardala qui), avuti dagli amministratori locali di Corigliano-Rossano con i progettisti dell'opera (non con Anas ma con lo studio Ste di Roma), al fine di giungere ad una soluzione progettuale diversa da quella proposta, non abbiano sortito alcun risultato. Anche perché se la "proposta alternativa" dovesse essere quella di perseguire l'idea progettuale del megalotto 8, è ormai scontato assodato che la discussione finirebbe su un binario morto.
Insomma, al momento si sono prodotte tante parole, anzi tantissimi contraddittori, ma di ciccia politica ce n'è stata davvero poca!