Ecodistretto a Villapiana, la protesta di Eleonora: il sostegno della rete Raspa
L'associazione annuncia per domani il "picchetto" di solidarietà alla donna che da ieri sta protestando davanti alla sede del Comune di Villapiana contro la scelta di realizzare un nuovo centro di trattamento rifiuti nella Sibaritide
VILLAPIANA - Arriva anche la solidarietà della Rete autonoma Sibaritide e Pollino per l'autotutela (Raspa) a Eleonora Rosa, la donna e insegnante villapianese, da tempo sensibile alle mille questioni ambientali «che attanagliano un territorio coperto di bandiere blu», che da ieri è incatenata davanti al municipio di Villapiana per dire no alla realizzazione dell'ecodistretto.
«Eleonora - si legge nella nota di Raspa - sta praticando lo sciopero della fame e non rinuncerà se non di fronte a un'effettiva presa di coscienza, sia da parte del sindaco e dei consiglieri di maggioranza sia da parte della popolazione, degli enormi rischi connessi alla realizzazione dell'ecodistretto paventata nelle scorse settimane da amministratori regionali e locali».
L'eclatante gesto di Eleonora, che in queste ore sta rischiando la vita, vuole infrangere il clima di immobilismo che da troppo tempo attanaglia l'Alto Ionio, «scuotendo - scrivono - quei pochi abitanti che per varie cause preferiscono non esporsi pubblicamente, e denunciare una pratica dell'amministrazione pubblica asservita sistematicamente ai dictat dell'affarismo e a logiche tutt'altro che virtuose».
Raspa esprime pieno supporto all'iniziativa di una persona che è rimasta a dormire davanti alla casa comunale «e che invece vorrebbe tornare a casa, riposare sul suo divano e dedicarsi alle faccende di tutti i giorni, senza la spada di Damocle di un ecodistretto che non vuole nessuno, né qui, né altrove».
E intanto per domani mattina (30 luglio), alle 10.30, Raspa effettuerà un picchetto di protesta dinnanzi al consiglio comunale di Villapiana