9 ore fa:Noi siamo la rivoluzione, da domani la nuova rubrica culturale dell'Eco dello Jonio
13 ore fa:Nuovi libri per il reparto di Medicina di Co-Ro, un gesto di solidarietà in ricordo di Antonio Felicetti
4 ore fa:Ferramonti diventa un simbolo itinerante e arriva all'Università Magna Graecia
12 ore fa:Cisl-Calabria, Giuseppe Lavia è il nuovo segretario regionale
8 ore fa:Servizio civile, Udicon cerca tre volontari. Ecco come candidarsi
5 ore fa:Ad Altomonte Confraternite gastronomiche da tutta Italia per onorare gli Zafarani Cruschi
9 ore fa:Agente Penitenziario di Rossano torna in libertà
7 ore fa:Torna a riunirsi il Consiglio comunale di Trebisacce per varare il primo Bilancio di previsione
6 ore fa:La linea ferroviaria jonica costa una tombola anche quando i treni sono fermi
12 ore fa:Giuseppe Guido è il nuovo coordinatore regionale della Inca Cgil Calabria

Trenta giorni per riaprire l’ospedale di Trebisacce. Mundo: «Noi ci siamo e siamo pronti a tutto»

2 minuti di lettura

TREBISACCE – Trenta giorni per riaprire l’ospedale “Chidichimo” di Trebiacce. Questo il termine perentorio che il Consiglio di Stato, con l’ennesima pronuncia del 15 febbraio scorso, ha dato al Commissario ad acta per la riapertura del presidio, il funzionario del Ministero della Salute Andrea Urbani, e al Commissario straordinario della Sanità in Calabria, Guido Longo.

Una sentenza, quella del Consiglio di Stato, che è stata snocciolata e commentata stamani nel corso di una conferenza stampa, convocata dal sindaco di Trebisacce, Franco Mundo e alla quale hanno preso parte anche sindaci e amministratori dei 17 comuni afferenti al distretto socio-sanitario di Trebisacce.

«Ormai siamo alla resa dei conti – ha detto Mundo ricordando le tappe della lunga battaglia per la rivendicazione del diritto alla salute avviata nel 2010 dal territorio – non ci sono più scuse: l’ospedale “Chidichimo” deve riaprire e deve farlo in tempi celeri, stabiliti dai giudici».

Il countdown è già iniziato lunedì scorso. Nei prossimi giorni per sentenza passata in giudicato il commissario Urbani dovrà reperire personale, strutture e allestire i reparti per far sì che il nosocomio rientri a far parte della rete ospedaliera regionale. «La cosa più importante – ha precisato Mundo - è che questo provvedimento non lascia dubbi interpretativi. In quanto ribadisce i pieni poteri del commissario ad acta. Lo stesso che, addirittura può attingere ai bilanci di Azienda sanitaria, Regione e persino dello Stato per consentire la riapertura dell’ospedale. È scritto a chiari lettere – scandisce il sindaco di Trebisacce - il monito perentorio all’avvio della procedura, prevedendo il termine preciso di trenta giorni per relazionare al Consiglio di Stato di tutti gli atti adottati e di quanto è stato fatto».

Insomma, la riattivazione del “Chidichimo” (soppresso nel 2010, ricordiamo, a seguito dell’entrata in vigore del Piano di rientro dal debito sanitario) sembrerebbe ormai cosa fatta. Tra l’altro c’è anche il piano operativo da seguire, dettato dal decreto 64 varato dall’allora commissario straordinario regionale Massimo Scura, che prevede l’attivazione di un’area Medica, di un laboratorio cardiologico, del Pronto soccorso e delle sale operatorie.

Mundo, che nei giorni scorsi ha incontrato anche il neo-commissario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina che ha ribadito il suo impegno concreto alla riapertura del presidio, durante l’incontro di stamani ha tracciato anche la strada da seguire per consentire una veloce operatività del presidio. «Innanzitutto – ha detto – va presentata una relazione per il ripristino delle sale operatorie, va subito rivista la pianta organica per avviare la divisione di medicina e potenziare il Pronto soccorso (decurtato nelle ultime settimane di molte figure mediche servite a rimpiazzare colleghi impegnati nel reparto covid di Rossano) ed il laboratorio di Cardiologia. Poi – ha aggiunto – c’è da integrare il personale di Chirurgia mettendolo nelle condizione di operare. In un primo momento – ha chiosato Mundo – si potrebbe dotare la saletta operatoria dell’ultimo piano di tutte le strumentazioni necessarie».

Insomma, morale alle stelle per una battaglia che sembrerebbe vinta e che -  questo punto – non dovrebbe riservare altre sorprese. «Questo - ha concluso Mundo – è il momento della speranza

 

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.