Questione Enel, «serve un tavolo di confronto con l'Azienza, la Regione, comune e parti sociali»
Stasi: «Apprezzo l'immediata presa di posizione dei sindacati. Per il resto altra figuraccia di FDI, basta guardare La Spezia»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Rispetto alla notizia, rilanciata nella giornata di ieri secondo le quali Enel vorrebbe rinunciare al finanziamento pubblico di 14 milioni per la realizzazione di una centrale ad idrogeno nel sito di Sant'Irene, apprezzo molto l'immediata presa di posizione dei sindacati confederali rispetto alla presunta scelta aziendale di Enel, che vorrebbe rinunciare a 14 milioni di euro di investimenti pubblici per rilanciare, in chiave sostenibile, il sito di Sant'Irene».
Lo scrive in un comunicato stampa il sidnaco di Corigliano-Rossano, Flavio stasi.
«Aggiungo e dichiaro pubblicamente che serve immediatamente un chiarimento con l'Azienda, un tavolo a cui dovranno partecipare anche le parti sociali, perché è semplicemente inaccettabile che Enel prima partecipi ad un bando pubblico per intercettare fondi PNRR da destinare a Corigliano-Rossano e poi, in barba alle istituzioni comunali e regionali, ci rinunci. Ribadisco che se non ci sarà l'investimento sull'idrogeno, l'Amministrazione Comunale si opporrà ad ogni altro progetto collaterale: di speculazioni questo territorio ne ha subite già troppe. Per quanto riguarda il triste primato delle rappresentanze parlamentari del territorio, totalmente inesistenti, mi limito ad una tragicomica considerazion»e.
«Oggi si chiude una pagina di storia per la nostra città, atteso da tutti i cittadini e per il quale abbiamo lavorato con l'obiettivo di garantire la risoluzione ad una situazione di criticità evidente. L'area non sarà più utilizzata per la produzione di energia con combustibili fossili e diventerà un centro innovativo per l'energia sostenibile e l'innovazione». «Pensate che questa dichiarazione sia mia? No, è del buon collega di La Spezia che commenta, a giugno 2023, giustamente con i miei stessi toni, lo stesso investimento che era destinato a Corigliano-Rossano per la ex Centrale di La Spezia, circa 13 milioni di euro per l'idrogeno verde, che sembrerebbe subire la stessa scelta inaccettabile del nuovo management di Enel scelto da questo Governo. Un sindaco civico? Un sindaco comunista? Un sindaco grillino? No, un sindaco di centrodestra sostenuto da Fratelli d'Italia, che ha la mia stessa identica posizione ma - spero per lui - una differente rappresentanza parlamentare. La nostra, purtroppo, ha già dimostrato ieri di non essere in grado di difendere la comunità, di difendere un miliardo di euro tagliati agli enti locali calabresi, di difendere 14 milioni di euro di investimenti per Corigliano-Rossano, ma solo di fare comunicati stampa. È inutile continuare a buttarsi avanti per non cadere indietro: se questa scelta non sarà rivista, le responsabilità politiche sono chiare ed inequivocabili e bisognerebbe soltanto dimettersi per aver consentito di distruggere l'unica prospettiva di rilancio sostenibile del sito».