45 minuti fa:Le realtà associative cittadine attendono da un mese l'incontro con Stasi
1 ora fa:Inizia la Maturità 2025: a Co-Ro quasi 900 maturandi ai blocchi di partenza
3 ore fa:Weekend di successi per la Dojo Bushi al Mediterranean Open 2025
4 ore fa:Scambi culturali e radici identitarie, una delegazione di Sindaci Arbëreshe di Calabria va in Kosovo
2 ore fa:Amarelli ospita "Residenza Radicale", un evento in cui prendono vita gli scatti della Calabria
4 ore fa:Con un drone tentano di far "atterrare" 20 cellulari nel Carcere di Ciminata
3 ore fa:A Civita il convegno “Mitigazione del rischio idrogeologico nei piccoli bacini calabresi”
2 ore fa:Al Paolella di Co-Ro va in scena la commedia tragicomica "La figlia del miracolo"
16 ore fa:Siccità, in arrivo in Calabria più di 10milioni di euro. Falanga (FdI): «Una risposta concreta dal Governo»
15 minuti fa:Maros in Teatro presenta l'acting in english, tra monologhi autoriali e musical teathre

La cipolla bianca di Castrovillari: simbolo identitario del nostro territorio

1 minuti di lettura

CASTROVILLARI - Non solo un buon prodotto alimentare del territorio, ma anche una identità legata alla ritualità tipica delle colture del Pollino. Da sempre l'agricoltura conserva e rinnova rituali uniti alla spiritualità che rafforzano il valore culturale del cibo, che oggi si consolida come attrattore turistico esperienziale attorno al quale fare sistema e strategia per costruire una economia sostenibile. 

La cipolla bianca di Castrovillari, che di recente ha ottenuto la De.Co. voluta dall'amministrazione comunale che ha lavorato attraverso l'assessore Nicola Di Gerio in stretta sinergia con l'Arsac e i produttori custodi di questa gemma alimentare, ha tutte le caratteristiche per diventare una coltura identitaria capace di raccontare la storia agricola che si alimentata negli attorni attorno a questo ecotipo. Per valorizzare e celebrare questo prodotto, conosciuto fin dagli anni '70 in tutta l'area del Pollino, e molto ricercata e ambita sui mercati territoriali agricoli, l'amministrazione comunale ha scelto di organizzare il Festival della Cipolla Bianca di Castrovillari in programma il 9 e 10 luglio. 

Due giornate di racconto, show cooking, promozione della rete di produttori che ha permesso di preservare ed oggi rilanciare sui mercati questo importante prodotto agricolo che, come da tradizione, vede raccogliere il suo seme il 16 luglio giorno della Madonna del Carmelo. Poi "u pruvinu" (vale a dire il semenzaio) sempre nel rispetto di una ritualità mai perduta si prepara entro il 5 agosto rigorosamente in fase di luna calante per ottenere le nuove piante pronte per il trapianto ai primi di novembre. 

Da lì in poi è la biodiversità alimentare a scandire i ritmi di ciò che avverrà prima del nuovo raccolto: le prime cipolle fresche per il consumo arrivano a fine febbraio (con i primi cipollotti) e poi maturano fino a giugno/luglio quando a fine ciclo si raccolgono mature e di forma grande e dal colore lucente. Un prodotto che negli anni passati ha davvero rappresentato un punto fermo dell'economia agricola della città, tanto che a Terranova da Sibari, dove ancora oggi si svolge una fiera nel periodo di Sant'Antonio il 13 giugno, questo momento di piazza veniva identificato come "la Fiera delle Cipolle di Castrovillari" e i pastori di Terranova di Pollino barattavano i loro formaggi con le cipolle di Castrovillari. Oggi grazie ad una ventina di produttori custodi questa coltivazione resiste e si prepara a rilanciarsi nel mercato locale e nazionale.

(Fonte comunicato stampa, fonte foto terra e vita))

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia