12 ore fa:Torna "Sfogliando il Codex": in mostra una nuova miniatura del prezioso evangeliario
8 ore fa:Operazione al carcere di Rossano: bloccati alimenti per migliaia di euro
8 ore fa:Successo per la Tombolata de "Il seme che germoglia": Raccolti 2000 euro per "La banca delle parrucche"
12 ore fa:L'Arcivescovo Maurizio Aloise riceve in Diocesi i Cavalieri Costantiniani
7 ore fa:Un messaggio speciale di Babbo Natale a tutti i bambini della Calabria del nord-est
10 ore fa:Tutto pronto per la quinta edizione di "Tarsia, Città dell'Olio in festa"
11 ore fa:A Cariati la presentazione del libro "Perché la Calabria non dovrebbe campare solo di Turismo" di Franco Capalbo
11 ore fa:Laino Borgo avrà il suo Polo Museale: firmata la convenzione con la Regione
10 ore fa:Tradizione e spiritualità, si rinnova la magia del Presepe Vivente di Guglielmo d'Acri
9 ore fa:Cassano, conferita la Civica Benemerenza a Greta Martucci e Francesco Rodilosso

Sanità, occorrono politiche mirate. «Ancora poche le garanzie per gli operatori sanitari»

2 minuti di lettura

COSENZA - «Siamo più che contenti per il rinnovo dei precari ma, al tempo stesso, siamo più che preoccupati per una mancanza di visione della Regione che mette in crisi tutto il sistema. Perché rinnovare i contratti a 3 mesi, quando le aziende hanno predisposto il piano ferie estivo dal 1 giugno al 30 settembre? Se il rinnovo dovrebbe scadere il 30 giugno che programmazione si può fare senza conoscere quale sarà il personale in servizio? Due sono le cose: si poteva prevedere un arco temporale di sei mesi ed oltre oppure chi governa questi processi improvvisa. Riteniamo che la Regione, su questo aspetto, navighi a vista senza, ad oggi, alcuna programmazione, anche per l'assenza di dirigenti delle professioni sanitarie in regione».

Il presidente dell'Opi, l’Ordine nazionale delle professioni infermieristiche di Cosenza, Fausto Sposato, alza la voce a difesa degli operatori sanitari attraverso un comunicato stampa.

«A decidere sono i soliti che da anni hanno messo in crisi il sistema. Diamo dignità ai giovani che sono il nostro futuro. Investiamo su di loro, per un servizio sanitario diverso» l'appello di Sposato. Il presidente ragiona ad ampio raggio: «Le risorse del Pnrr prevedono ad esempio la digitalizzazione, l'umanizzazione delle cure, l'informatizzazione. Bene, ma l'età media degli operatori sanitari è di 54 anni; molti sono prossimi alla pensione e molti non sono in grado di ottemperare a tali importanti novità. Insistiamo allora sulle stabilizzazioni necessarie e non più rinviabili. Si attende ancora il completamento delle stabilizzazioni previste dalla legge Madia, mentre tanti altri aspettano le stabilizzazioni promesse con il decreto Covid. È un loro diritto, si proceda spediti».

Sposato spinge sull'acceleratore anche sui mancati pagamenti: «La Regione si faccia garante del premio Covid non percepito, non è più possibile navigare a vista con le professioni sanitarie continuamente mortificate. Tra l'altro - aggiunge Sposato - alle note criticità si uniranno altre criticità con l'arrivo degli sfollati dalla guerra. bambini, dializzati, malati oncologici avranno necessità di risposte ma se il sistema non è governato come si può fare?».

Il presidente dell'Ordine degli infermieri ha chiesto più volte un incontro con il governatore Occhiuto e con il direttore generale della regione Calabria: «L'anomalia persistente è che manca, ancora, l'osservatorio delle professioni sanitarie. Vorremmo dire ai nostri amministratori – la chiosa – che si parla di case della salute e di ospedali di prossimità ma se non ci sono i numeri e manca il personale come si può investire in tutto ciò? Sussistono le graduatorie? Assumiamo allora perché siamo esausti, tutti gli operatori sono esausti».

«Gli infermieri restano in prima linea, ma per quanto tempo ancora prima che il sistema crolli?» si chiede Fausto Sposato.

Da qui l'appello: «Si ragioni tutti insieme, non si può ad esempio lasciare soli i commissari delle Asp addossando loro fin troppe responsabilità e con la scure del non rinnovo sulla testa, non va bene. Occorrono politiche mirate, obiettivi a breve, medio e lungo termine con personale di qualità. Con professionisti giusti al posto giusto per tutelare la salute dei cittadini calabresi – dichiara Sposato - il grido d'allarme degli infermieri che chiedono, anche, una seria ricognizione dello stato attuale del sistema sanitario e del personale. Il cosiddetto management di mezzo? In Calabria non esiste. Decidono in tre, quattro. Restiamo dunque in attesa ma se il buongiorno si vede dal mattino...».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.