A Schiavonea si rinnova il "rito" del Bagno di Capodanno: ecco coraggiosi e temerari
Il più "anziano" a calarsi in un «freddino» Jonio blu sotto un tiepidissimo sole d'inverno è stato Ciccio Adimari; il più temerario, invece, Franco Genova. Un'iniziativa singolare per ritrovare la gioia di stare insieme in un periodo difficile
CORIGLIANO-ROSSANO - Schiavonea non finisce mai di stupire. Lo storico borgo marinaro di Corigliano-Rossano pullula di iniziative che nascono dal suo animo popolare, alcune di queste anche singolari. Come il "Bagno di Capodanno", nato per gioco nel periodo di pandemia e giunto alla sua seconda edizione. «È una ricerca continua di libertà in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo» ci dicono Tommaso e Natale Russo, pescatori da generazioni e promotori dell'iniziativa.
Anche stamattina un gruppo di veri temerari, sfidando gli stereotipi dell'inverno (oggi su Corigliano-Rossano splende un sole primaverile con temperature tiepide), si è ritrovato sulle spiagge di Schiavonea. Una in particolare, quella delle "Barchicelle", ritrovo storico dei pescatori, per farsi un bagno nel loro amico di sempre: il mare. Tantissimi i partecipanti ma pochi i coraggiosi. Su tutti Ciccio Adimari, sessantenne, che ha sfidato tutto e tutti e si è lanciato in acqua e, poi, Franco Genova che è stato il primo a tuffarsi con tanto di cappellino di Babbo Natale. Una gioia per tutti. Anche per Bina Curatolo une delle anime attive di Schiavonea che, dal lontano 1997 si prodiga a promuovere le tante iniziative che avvengono nel borgo.
Cosa si vince a fare il bagno in acqua a Capodanno? Abbiamo chiesto a Bina: «Una cosa bellissima - ha risposto sorridente e ragginate dopo aver portato il suo alberello artistico in spiaggia per "buon augurio" - quella sfrenata voglia di stare insieme serenamente per esorcizzare la normalità».
Al termine del bagno di capodanno, partecipanti e spettatori si sono riuniti sul bagnasciuga per l'immancabile brindisi d'augurio. E un arrivederci al prossimo anno