15 ore fa:Scuola di Via Nizza a Co-Ro: il Movimento del Territorio chiede l'intervento del Prefetto
31 minuti fa:Rifiuti stoccati illegalmente e poi dati alle fiamme, nel mirino anche Cassano e Villapiana
16 ore fa:Disabilità, le Leggi ci sono ma restano inapplicate: decine di persone in difficoltà
1 ora fa:Torna a riunirsi l'assemblea dei donatori Aido
15 ore fa:Calabria verde: tenuta l'assemblea unitaria dei lavoratori
1 ora fa:Tarsia ricorda l'anelito di libertà dei giovani di Ferramonti
17 ore fa:Le scuole di Co-Ro protagoniste della sostenibilità con il progetto Ecoschools
16 ore fa:Manoccio scrive a Schlein per la liberazione di due madri e due figlie da una prigione libica
2 ore fa:Papasso: «Occhiuto censuri l’operato di Forza Italia Cassano»
3 ore fa:Saracena, l'opposizione: «Si dia soluzione al problema del medico di base»

Sanità in Calabria, Opi Cosenza: «I soldi ci sono ma non si investono. Perché?»

1 minuti di lettura

COSENZA - «Non ci spieghiamo perché i fondi regionali, 250 milioni di euro suddivisi in 175 per i Fesr 2020 e 81 per l'emergenza Covid, siano ancora fermi alla cittadella regionale. Non ci spieghiamo perché non siano stati utilizzati per le assunzioni e, ancora peggio, investiti in strutture, attrezzature, tecnologie. Ancora oggi non è stata pagata l'indennità Covid agli operatori e nessuno sa darci una spiegazione».

Fausto Sposato, presidente dell'Opi, scende in campo per difendere infermieri e operatori: «Possibile che nessuno se ne sia accorto? A prescindere dai colori politici e dalle diverse appartenenze nessuno ha controllato, programmato e verificato?», si chiede il presidente.

Che poi apre una riflessione ampia: «Sono anni che lo ribadiamo, se non si individuano le responsabilità che causano tale immobilismo la nostra terra è destinata al fallimento sanitario. Occorre invece monitorare costantemente e garantire, in continuità, il diritto ai cittadini. Come? Con nuove strutture, con l'assunzione del personale a tempo indeterminato e con l'aumento degli standard qualitativi imposti in questo periodo. I soldi ci sono».

Sposato aggiunge un altro dato importante: «Il 15 % del personale assunto per curare e assistere svolge altre funzioni, per motivi di salute o per "altre motivazioni". Si cambi la loro qualifica oppure si consenta di fare ciò per cui si è stati assunti ed inquadrati. Garantire gli operatori equivale a garantire maggiormente la salute e la sicurezza dei pazienti che rappresentano il terminale di questa filiera. La qualità delle cure deve essere oggetto di attenzioni da parte delle Istituzioni. Se ciò non si riesce a fare, intervenga direttamente il ministero».

«Il modello hub spoke è ormai fallito, la dotazione organica non è più adeguata e le responsabilità non vengono accertate. Ognuno faccia il proprio: per questo motivo ci aspettiamo dal prossimo governatore della Calabria un segnale di cambiamento radicale e reale. I pazienti sono "impazienti" ed il personale tutto attende una inversione di rotta ed un forte impatto per riprendere il sistema sanitario» conclude.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.