Trebisacce attende l'arrivo del sacro corpo di San Teofilo Levita
Sabato alle 18 la cerimonia di ingresso alla chiesa della Pietà. Ad attendere le reliquie del santo ci sarà l'arcivescovo di Cassano, Francesco Savino
TREBISACCE - Il prossimo sabato pomeriggio alle 18 è atteso l'arrivo in città del sacro corpo di San Teofilo Levita e Martire che sarà accolto dal Vescovo della Diocesi di Cassano Jonio Francesco Savino, da autorità civili e religiose e dal postulatore e parroco della parrocchia Madonna della Pietà, don Massimo Romano.
"L'Ufficio della Postulazione Diocesana delle Cause dei Santi, unitamente alla Comunità Parrocchiale Madonna della Pietà - si legge nella nota della diocesi - annuncia con grande gioia lo storico arrivo del Sacro Corpo di San Teofilo Levita e Martire a Trebisacce, dove verrà posto e venerato nella Chiesa Parrocchiale Madonna della Pietà. Per tutta la città e la comunità diocesana, questo evento risulta essere non solo un'occasione unica, ma ci permette di capire ancora di più il compito che Dio Padre ci ha affidato: seguirlo, in quanto battezzati, sulle strade per le quali ci chiamerà, illuminando i nostri passi con l'esempio dei suoi Santi e dei suoi Martiri. L'esempio di San Teofilo ci permetterà di ravvivare la nostra fede, sia personale che comunitaria, intercederà per tutti noi e ci concederà la forza necessaria, soprattutto in questo particolare momento storico, in cui tutti siamo chiamati a vivere, senza mai perdere la fiducia e la speranza che solo il Signore Gesù può donarci. Per la rilevanza storica e il momento di grazia che tutti vivremo, a Dio piacendo, predisponiamo i nostri animi alla preghiera personale e comunitaria, nell'accostarci ai sacramenti e all'accoglienza delle Sante Reliquie del Martire".
Tornando all'appuntamento religioso, alle ore 19 di sabato, è prevista la Santa Messa nella piazza antistante la chiesa che di trova nel cuore dell'abitato della marina trebisaccese, officiata dal Vescovo Savino. Il solenne appuntamento dell'arrivo del corpo di San Teofilo, diacono e martire della chiesa bruciato vivo nell'attuale Libia attorno al III secolo d.C., è stato preceduto da un triduo di preparazione e seguito da un triduo di ringraziamento con le sante messe giornaliere, tutte alle 18.30, celebrate dai sacerdoti della Diocesi.